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Università, il 50% degli insegnanti finlandesi è donna
Il 08/03/2013
Si parla di Finlandia nel giorno della donna. Lo fa "Il Velino" riportando sul proprio sito la sintesi della ricerca fatta dall'Unione Europea in merito al mondo del lavoro femminile. In Europa, secondo l'ufficio di statistica di Bruxelles, cresce il numero delle donne insegnanti così come tra i medici. Mentre soltanto un manager su tre porta la gonna.
"Dal punto di vista delle qualifiche -si legge sul sito dell'agenzia di stampa italiana- sono i Paesi Baltici più degli altri ad aprire le porte alle donne, mentre quelli che affacciano sul Mediterraneo si confermano a tradizione maschile. Rispetto alla media Ue del 33 per cento, in Lettonia le donne manager sono il 45 per cento, e fanno bene anche Ungheria (41 per cento) e Francia (40 per cento) mentre l’Italia è tra gli ultimi, davanti solo a Malta, Grecia e Cipro. Paesi Baltici sopra la media Ue del 40 per cento anche per quanto riguarda i professori universitari – 59 per cento in Lettonia, 55 per cento in Lituania, 50 per cento Finlandia – e medici: a fronte del 45 per cento dell’Ue (dato in crescita dal 38 per cento del 2001) sono donne il 74 per cento dei medici in Estonia e Lettonia, il 70 per cento in Lituania, il 69 per cento in Romania, mentre l’Italia è agli ultimi posti insieme a Malta, con il 37 per cento, Belgio (36 per cento) e Lussemburgo (30 per cento)". Sul fronte occupazionale, nei paesi cosiddetti nordici è molto usata la flessibilità oraria: "A fronte di una media Ue del 25,9 per cento di donne e 28,7 per cento di uomini che ricorrono a questa opzione, le punte più alte si toccano in Finlandia (53 per cento di donne e 59 di uomini), Svezia (49 e 47 per cento), Danimarca (54 per cento), Germania (39 e 41 per cento) e Austria (36 e 39 per cento). Poco sotto l’Italia (32 e 35 per cento)"
"Dal punto di vista delle qualifiche -si legge sul sito dell'agenzia di stampa italiana- sono i Paesi Baltici più degli altri ad aprire le porte alle donne, mentre quelli che affacciano sul Mediterraneo si confermano a tradizione maschile. Rispetto alla media Ue del 33 per cento, in Lettonia le donne manager sono il 45 per cento, e fanno bene anche Ungheria (41 per cento) e Francia (40 per cento) mentre l’Italia è tra gli ultimi, davanti solo a Malta, Grecia e Cipro. Paesi Baltici sopra la media Ue del 40 per cento anche per quanto riguarda i professori universitari – 59 per cento in Lettonia, 55 per cento in Lituania, 50 per cento Finlandia – e medici: a fronte del 45 per cento dell’Ue (dato in crescita dal 38 per cento del 2001) sono donne il 74 per cento dei medici in Estonia e Lettonia, il 70 per cento in Lituania, il 69 per cento in Romania, mentre l’Italia è agli ultimi posti insieme a Malta, con il 37 per cento, Belgio (36 per cento) e Lussemburgo (30 per cento)". Sul fronte occupazionale, nei paesi cosiddetti nordici è molto usata la flessibilità oraria: "A fronte di una media Ue del 25,9 per cento di donne e 28,7 per cento di uomini che ricorrono a questa opzione, le punte più alte si toccano in Finlandia (53 per cento di donne e 59 di uomini), Svezia (49 e 47 per cento), Danimarca (54 per cento), Germania (39 e 41 per cento) e Austria (36 e 39 per cento). Poco sotto l’Italia (32 e 35 per cento)"