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Breve profilo della poetessa Johanna Venho
Il 27/09/2013
Negli ultimi due post abbiamo parlato del libro "La giornata del naso rosso" di Mikko Rimminen e dell'imminente uscita dell'Antologia Poetica Internazionale "Tempi d'Europa", in cui la Finlandia è prensente con "Canto della filatura" di Johanna Venho.
E' stato curioso trovare, volendo tracciare un breve profilo della poetessa, uno scritto a cura di Viola Parente-Capkova sulla rivista on line di Poesia comparata " Semicerchio", che mette a confronto proprio la Venho e Mikko Rimminen, entrambi appartenenti alla generazione della seconda metà anni settanta: tutti e due "hanno contribuito fortemente alla crescita d’interesse della critica e dei lettori per la poesia".
C'è anche una bella intervista a Johanna Venho, sempre di Viola Parente-Capkova, su laRondine.fi, in cui la poetessa esprime il suo punto di vista su vari temi tra cui l'importanza della poesia nel dibattito sociale, cosa significa essere donna e cosa significa essere una poetessa in Finlandia: "In Finlandia si scrive tanto, i finlandesi sono un popolo che legge e scrive molto, ecco perché è bello vivere da poeta e scrittore in Finlandia. Il mio punto di vista sulla questione è naturalmente di parte, vedo tutto a colori. Ho vissuto a lungo con la poesia e la letteratura e ancora oggi mi meraviglio di come la poesia possa essere estranea a qualcuno. Però lo capisco: la poesia è un "genere lento", ci vuole tempo per leggerla, e molti non ne hanno. Nonostante ciò, continuo a sorprendermi. A partire dagli anni ’90 la poesia in Finlandia è stata in continua crescita, è piacevole essere parte di una comunità di poeti attiva, che scrive tanto e in tanti modi. In questo momento il terreno è fertile e ricco, c’è tanto "sottobosco", poeti interessanti, che ancora non hanno pubblicato e che scrivono, ad esempio, su internet".
E ancora, su AtelierBlog, un bellissimo scritto dal titolo "Johanna Venho - Virtuosi incantesimi" sempre della Capkova.
Infine, in inglese, su Booksfromfinland.fi, è la stessa Johanna Venho a parlarci di sé e del suo processo di scrittura in "The everyday flow": si tratta della trascrizione, modificata, di una intervista radiofonica del 2006 fatta da Natasha Koski in cui l'autrice parla della sua terza raccolta di poesie "Yhtä juhlaa" ("Tutta una festa").
E' stato curioso trovare, volendo tracciare un breve profilo della poetessa, uno scritto a cura di Viola Parente-Capkova sulla rivista on line di Poesia comparata " Semicerchio", che mette a confronto proprio la Venho e Mikko Rimminen, entrambi appartenenti alla generazione della seconda metà anni settanta: tutti e due "hanno contribuito fortemente alla crescita d’interesse della critica e dei lettori per la poesia".
C'è anche una bella intervista a Johanna Venho, sempre di Viola Parente-Capkova, su laRondine.fi, in cui la poetessa esprime il suo punto di vista su vari temi tra cui l'importanza della poesia nel dibattito sociale, cosa significa essere donna e cosa significa essere una poetessa in Finlandia: "In Finlandia si scrive tanto, i finlandesi sono un popolo che legge e scrive molto, ecco perché è bello vivere da poeta e scrittore in Finlandia. Il mio punto di vista sulla questione è naturalmente di parte, vedo tutto a colori. Ho vissuto a lungo con la poesia e la letteratura e ancora oggi mi meraviglio di come la poesia possa essere estranea a qualcuno. Però lo capisco: la poesia è un "genere lento", ci vuole tempo per leggerla, e molti non ne hanno. Nonostante ciò, continuo a sorprendermi. A partire dagli anni ’90 la poesia in Finlandia è stata in continua crescita, è piacevole essere parte di una comunità di poeti attiva, che scrive tanto e in tanti modi. In questo momento il terreno è fertile e ricco, c’è tanto "sottobosco", poeti interessanti, che ancora non hanno pubblicato e che scrivono, ad esempio, su internet".
E ancora, su AtelierBlog, un bellissimo scritto dal titolo "Johanna Venho - Virtuosi incantesimi" sempre della Capkova.
Infine, in inglese, su Booksfromfinland.fi, è la stessa Johanna Venho a parlarci di sé e del suo processo di scrittura in "The everyday flow": si tratta della trascrizione, modificata, di una intervista radiofonica del 2006 fatta da Natasha Koski in cui l'autrice parla della sua terza raccolta di poesie "Yhtä juhlaa" ("Tutta una festa").