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Susanna Mälkki alla Scala – Milano 20, 22, 23 gennaio
Il 21/01/2014
Una triste coincidenza ha voluto che la scomparsa di Claudio Abbado sia stata commemorata, sul podio della Filarmonica della Scala, da una direttrice d'orchestra finlandese, Susanna Mälkki, che aveva fatto il suo debutto nel teatro milanese tre anni fa, dirigendo la prima assoluta di Quartett di Luca Francesconi (prima donna a dirigere un’opera alla Scala).
Nata a Helsinki, formatasi inizialmente come violoncellista (è stata anche per tre anni primo violoncello dell'Orchestra sinfonica di Göteborg), Susanna Mälkki ha studiato direzione d'orchestra all'Accademia Sibelius sotto la guida di Jorma Panula, Eri Klas e Leif Segerstam. Si è presto affermata sulla scena internazionale soprattutto nel campo della musica contemporanea (dirigendo formazioni come l'Ensemble InterContemporain e il Klangforum di Vienna) e del nuovo teatro musicale (ha diretto Powder Her Face di Thomas Adès, Neither di Morton Feldman, L'Amour de loin e La Passion de Simone di Kaija Saariaho).
Il concerto milanese di Susanna Mälkki è stato interrotto da un minuto di raccoglimento e da un personale ricordo letto dal sovrintendente Stéphane Lissner. In programma le Quattro versioni originali della Ritirata notturna di Madrid di Luigi Boccherini trascritte da Luciano Berio, il Concerto per orchestra di Béla Bartók, e una nuova composizione di Stefano Gervasoni, commissionata dal Teatro alla Scala e intitolata Heur, Leurre, Lueur, un lavoro per violoncello e orchestra (solista Francesco Dillon) concepito come una specie di inno «alla mutevolezza della visione, all’inafferrabilità delle cose, alla volubilità degli effetti psicologici associabili alla percezione». Il concerto sarà replicato alla Scala mercoledì 22 e giovedì 23 gennaio, sempre alle ore 20.
Nata a Helsinki, formatasi inizialmente come violoncellista (è stata anche per tre anni primo violoncello dell'Orchestra sinfonica di Göteborg), Susanna Mälkki ha studiato direzione d'orchestra all'Accademia Sibelius sotto la guida di Jorma Panula, Eri Klas e Leif Segerstam. Si è presto affermata sulla scena internazionale soprattutto nel campo della musica contemporanea (dirigendo formazioni come l'Ensemble InterContemporain e il Klangforum di Vienna) e del nuovo teatro musicale (ha diretto Powder Her Face di Thomas Adès, Neither di Morton Feldman, L'Amour de loin e La Passion de Simone di Kaija Saariaho).
Il concerto milanese di Susanna Mälkki è stato interrotto da un minuto di raccoglimento e da un personale ricordo letto dal sovrintendente Stéphane Lissner. In programma le Quattro versioni originali della Ritirata notturna di Madrid di Luigi Boccherini trascritte da Luciano Berio, il Concerto per orchestra di Béla Bartók, e una nuova composizione di Stefano Gervasoni, commissionata dal Teatro alla Scala e intitolata Heur, Leurre, Lueur, un lavoro per violoncello e orchestra (solista Francesco Dillon) concepito come una specie di inno «alla mutevolezza della visione, all’inafferrabilità delle cose, alla volubilità degli effetti psicologici associabili alla percezione». Il concerto sarà replicato alla Scala mercoledì 22 e giovedì 23 gennaio, sempre alle ore 20.