« Indietro

Perché Elena studia il finlandese?

Ei laaksoa, ei kukkulaa,

ei vettä, rantaa rakkaampaa

kuin kotimaa tää pohjoinen,

maa kallis isien.

Nessuna valle, né collina

Nessun corso d’acqua o spiaggia

sono cari come quelli

della nostra amata terra del nord.






Insieme all’italiano, il finlandese è stata la lingua della mia prima infanzia, delle ninna nanne per addormentarmi, dei miei giochi di bambina. Da piccola il mio pupazzo preferito era un orsacchiotto rosa e si chiamava Nalle (orsacchiotto in finlandese), babbo natale per me è sempre stato joulupukki e lätty (crespelle dolci) era uno dei miei cibi preferiti.




Sono finlandese da parte di mamma e italiana da parte di papà, ma non ho mai vissuto in Finlandia. La lingua finlandese però è come se risuonasse in una parte di me che la riconosce come casa propria. I suoi suoni, così familiari, mi emozionano e mi raccontano di laghi e natura incontaminata, di neve e luce, della mia famiglia e delle mie radici.




Non ho avuto la fortuna di imparare il finlandese da piccola e ho iniziato a studiarlo come autodidatta da adolescente, quando, per alcuni anni, in estate ho viaggiato in lungo e in largo per la Finlandia, per cercare le mie origini e per trovare un po’ anche me stessa.




Poi però ho iniziato un percorso di vita che mi ha portata in giro per altre parti del mondo, a vivere e viaggiare in altri paesi e a studiare altre lingue, mettendo il finlandese da parte.




La scorsa estate, dopo più di 10 anni di assenza, sono ritornata in Finlandia e ho rivissuto le emozioni dell’ascoltare il finlandese. Mi sono ritrovata a ripescare nella memoria parole che non pronunciavo da anni e a stupirmi nel riuscire, dopo qualche giorno, a comprendere il senso di ciò che ascoltavo e a costruire qualche frase.




Una volta ritornata in Italia ho scoperto dell’esistenza del corso organizzato da Rooman Suomi-Seura. Ho deciso subito di iscrivermi e ho incontrato tante altre persone che come me sentono, per motivi diversi, il richiamo della Finlandia.




Grazie al corso e all'insegnante Elina sto dando così delle basi più solide alla mia conoscenza disordinata di parole e regole grammaticali. Sto scoprendo le logiche che stanno dietro alle regole, le sfumature della lingua. Mi ritrovo anche a scoprire aspetti della cultura finlandese che non conoscevo o sui quali non mi ero mai soffermata.




Il mio desiderio è quello di poter riuscire, un giorno, ad avere una conoscenza approfondita della lingua finlandese, a capire ed esprimermi ad un livello avanzato, a parlare con i miei familiari in finlandese.




Mi è stato detto una volta che il finlandese è una lingua segreta. Non avendo origine indoeuropea, infatti, ha pochissime assonanze con le lingue più diffuse e nello studio del finlandese ci sono pochi appigli a vocaboli o regole grammaticali conosciute. Una lingua segreta parlata da poche persone: credo che anche questo contribuisca a rendere il finlandese una lingua davvero speciale.




Elena Cavassa