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Sarà inaugurata giovedì 18 gennaio alle 19.30 presso il Cinema La Compagnia a Firenze, alla presenza della Coordinatrice Culturale dell'Ambasciata di Finlandia Hilla Okkonen, la mostra fotografica DONNE FORTI LUCE TENUE. La mostra si compone di 18 ritratti di figure femminili che hanno fatto la storia del cinema finlandese, iniziata nel 1907 con il film – ormai andato perduto – Salaviinanpolttajat (“I distillatori clandestini”), e che ha festeggiato da poco 110 anni.
Un paese cinematograficamente poco noto agli spettatori italiani, almeno fino agli anni ‘80 e all’arrivo del regista Aki Kaurismäki, ebbe un’industria del cinema di notevole importanza fra gli anni ‘30 e ‘60. Questa industria, come in tanti paesi, fu ed è ancora oggi fortemente dominata dagli uomini.
La mostra fotografica vuole puntare uno sguardo particolare sulla storia del cinema finlandese mettendo in evidenza l’importanza del ruolo delle donne sia come attrici ma anche come autrici, sceneggiatrici e ideatrici di film nei decenni dell’ industria cinematografica finlandese. Sono poche, se non pochissime, le donne che ebbero la possibilità di curare la regia di un lungometraggio: solo quattro fino all’anno 1962. Di più invece sono quelle che parteciparono alla scrittura di sceneggiature oppure alla creazione dei propri personaggi.
L'inaugurazione sarà seguita alle ore 21.00 dalla proiezione del documentario Kuun metsän Kaisa (Kaisa's Enchanted Forest) di Katja Gauriloff (2016, Finlandia).
Il film, con un tocco poetico, ci porta alla conoscenza dell’amicizia fra Kaisa, testimone della popolazione di Skolt Sámi, e uno scrittore svizzero Robert Crottet. Tra la verità e immaginazione, il film intreccia le antiche leggende dei Sámi alle storie reali di quel popolo, che nel 1946, in seguito alle vicende della Seconda Guerra mondiale, ha dovuto lasciare la piccola porzione di territorio finlandese nel quale abitavano, passato sotto il dominio dell'Unione Sovietica.
Biglietti: intero € 6, ridotto € 5
La mostra si chiude l’8 febbraio con la proiezione alle 19.00 del film Valkoinen peura (Il bianco pastore di renne) di Erik Blomberg, film in bianco e nero del 1952, la pellicola più famosa e apprezzata della cinematografia finlandese del primo dopoguerra.
Una donna, moglie di un pastore di renne, si rivolge ad uno sciamano per risolvere i suoi problemi amorosi. Questi le predice che, a causa di un incantesimo, si trasformerà durante la notte in una renna bianca vampiro che seduce ed uccide. Il marito, ignaro della doppia vita della giovane moglie, darà la caccia alla misteriosa creatura.
Ingresso libero
L’evento è organizzato dall’Associazione Culturale Italo-finlandese Firenzen Suomi-Seura e la rassegna di cinema nordico Una Finestra sul Nord in collaborazione con l’Ambasciata di Finlandia e il Nordic Film Fest. Le foto della mostra sono presentate per concessione di KAVI – National Audiovisual Institute.
Mostra fotografica DONNE FORTI LUCE TENUE – 18.1.-8.2. Firenze
Il 18/01/2018
Sarà inaugurata giovedì 18 gennaio alle 19.30 presso il Cinema La Compagnia a Firenze, alla presenza della Coordinatrice Culturale dell'Ambasciata di Finlandia Hilla Okkonen, la mostra fotografica DONNE FORTI LUCE TENUE. La mostra si compone di 18 ritratti di figure femminili che hanno fatto la storia del cinema finlandese, iniziata nel 1907 con il film – ormai andato perduto – Salaviinanpolttajat (“I distillatori clandestini”), e che ha festeggiato da poco 110 anni.
Un paese cinematograficamente poco noto agli spettatori italiani, almeno fino agli anni ‘80 e all’arrivo del regista Aki Kaurismäki, ebbe un’industria del cinema di notevole importanza fra gli anni ‘30 e ‘60. Questa industria, come in tanti paesi, fu ed è ancora oggi fortemente dominata dagli uomini.
La mostra fotografica vuole puntare uno sguardo particolare sulla storia del cinema finlandese mettendo in evidenza l’importanza del ruolo delle donne sia come attrici ma anche come autrici, sceneggiatrici e ideatrici di film nei decenni dell’ industria cinematografica finlandese. Sono poche, se non pochissime, le donne che ebbero la possibilità di curare la regia di un lungometraggio: solo quattro fino all’anno 1962. Di più invece sono quelle che parteciparono alla scrittura di sceneggiature oppure alla creazione dei propri personaggi.
L'inaugurazione sarà seguita alle ore 21.00 dalla proiezione del documentario Kuun metsän Kaisa (Kaisa's Enchanted Forest) di Katja Gauriloff (2016, Finlandia).
Il film, con un tocco poetico, ci porta alla conoscenza dell’amicizia fra Kaisa, testimone della popolazione di Skolt Sámi, e uno scrittore svizzero Robert Crottet. Tra la verità e immaginazione, il film intreccia le antiche leggende dei Sámi alle storie reali di quel popolo, che nel 1946, in seguito alle vicende della Seconda Guerra mondiale, ha dovuto lasciare la piccola porzione di territorio finlandese nel quale abitavano, passato sotto il dominio dell'Unione Sovietica.
Biglietti: intero € 6, ridotto € 5
La mostra si chiude l’8 febbraio con la proiezione alle 19.00 del film Valkoinen peura (Il bianco pastore di renne) di Erik Blomberg, film in bianco e nero del 1952, la pellicola più famosa e apprezzata della cinematografia finlandese del primo dopoguerra.
Una donna, moglie di un pastore di renne, si rivolge ad uno sciamano per risolvere i suoi problemi amorosi. Questi le predice che, a causa di un incantesimo, si trasformerà durante la notte in una renna bianca vampiro che seduce ed uccide. Il marito, ignaro della doppia vita della giovane moglie, darà la caccia alla misteriosa creatura.
Ingresso libero
L’evento è organizzato dall’Associazione Culturale Italo-finlandese Firenzen Suomi-Seura e la rassegna di cinema nordico Una Finestra sul Nord in collaborazione con l’Ambasciata di Finlandia e il Nordic Film Fest. Le foto della mostra sono presentate per concessione di KAVI – National Audiovisual Institute.