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Le donne finlandesi scrivono dell’oppressione e degli orrori di guerra
Il 03/03/2020
di Pirjo Pulkkinen
All’interno dell’attuale offerta degli spettacoli teatrali di Helsinki meritano attenzione due monologhi scritti e interpretati da donne, tratti dai romanzi di Sofi Oksanen e Rosa Liksom, due tra le scrittrici contemporanee finlandesi più in vista. A “Helsingin kaupungin teatteri” (hkt.fi), l'attrice Heidi Herala interpreta attualmente il ruolo di moglie del colonnello, in veste di protagonista del nuovo testo di Rosa Liksom, Everstinna. Wanda Dubiel si è immersa nel ruolo di Aliide Truu, personaggio chiave di Puhdistus (it. La purga) di Sofi Oksanen, in scena nel “Teatteri Jurkka” (jurkka.fi) a fine del 2019, tornato in programma a dieci anni dal debutto al teatro nazionale “Kansallisteatteri.fi” nel 2007. Le attrici amano questi testi, perché consentono loro un uso espressivo recitativo particolarmente ampio.
Sofi Oksanen (1977), scrittrice finlandese di madre estone, racconta in Puhdistus dell’incontro tra due donne di generazioni diverse, di una contadina estone Aliide e di Zara, figlia di sua sorella, cresciuta nella profonda Russia, a Vladivostok, venuta in Estonia per cercare e conoscere sua zia. Il successo di questo testo teatrale è stato tale, da essere stato riproposto successivamente a livello internazionale, nei teatri di Londra e di New York. A un anno dalla pièce teatrale, la Oksanen pubblica l’omonimo romanzo Puhdistus (WSOY, 2008; traduzione italiana La Purga Guanda 2010, trad. Nicola Rainò). Il testo, di circa quattrocento pagine e di una lettura paragonabile a un giallo, racconta delle purghe staliniane e della resistenza dei partigiani in Estonia, spaziando dagli anni Trenta fino agli anni Novanta del secolo scorso: si narra dello spionaggio complicatissimo a tutti i livelli, del sopruso esercitato sulle donne durante l’occupazione estone e della mafia russa negli anni seguenti, rivelando al lettore le ferite che nel tempo l’oppressione politica ha lasciato nella popolazione estone. Il romanzo Puhdistus, passato inosservato in Italia, ha ricevuto molti premi: il Finlandia Award 2008, l’European Book Prize 2010, lo stesso anno in cui Roberto Saviano ha ricevuto il premio nella categoria dei Saggi (per La bellezza e l’inferno), e lo Swedish Academy Nordic Prize 2013.
In una lettera aperta, Sofi Oksanen rivolge una dura critica diretta alla First Lady Melanie Trump, una donna di potere, di origine slovena, incapace di impegnarsi nel migliorare la condizione della donna dell’est; il testo inglese di questa lettera è pubblicato in exspressen.se nel 11.10.2017, e in italiano sulla rondine.fi.
L’ultimo romanzo della scrittrice lappone Rosa Liksom (1958), Everstinna, ha come tema il nazismo. L’autrice sarà insignata nei prossimi giorni del prestigioso Premio letterario dell’Accademia svedese 2020, Swedish Academy Nordic Prize 2020. Everstinna (Like, 2017; it. La moglie del colonnello), scritto nella lingua dialettale meän kieli, racconta la storia di un rapporto storto e morboso di una coppia realmente esistita: i protagonisti sono un colonnello dell’esercito finlandese e sua moglie, i quali godono di privilegi politici dovuti ad amicizie tedesche, durante l'occupazione nazista della Lapponia finlandese nell'ultimo periodo della Seconda guerra mondiale (vedi Lapin sota 1944-45). Questo romanzo, per una scelta stilistica schietta e molto diretta dell’autrice, è emotivamente duro da leggere. La scrittrice, dietro l’uso dello pseudonimo Rosa Liksom, viene conosciuta in Italia per il suo romanzo Hytti nro 6 (WSOY, 2011; it. Scompartimento N.6 Iperborea 2014, trad. Delfina Sessa), che tratta del fallimento del comunismo russo. È la storia di una studentessa, giovane donna occidentale, che attraversa in treno tutta la Russia negli anni Ottanta del secolo scorso. La Liksom ha partecipato con quest’opera allo Strega Internazionale di Roma 2014, in qualità di sola scrittrice nord-europea in gara. Delfina Sessa ha tradotto anche una raccolta di novelle Memorie perdute della stessa autrice per le edizioni Artemisia 2012.
I libri più letti di sempre in Finlandia sono Sinuhe egyptiläinen, (WSOY ,1955; it. Sinuhe l'egiziano, Rizzoli) di Mika Waltari e Täällä Pohjantähden alla (WSOY, 1962; it. Qui, sotto la Stella polare) di Väinö Linna. Il romanzo di Väinö Linna, una trilogia di mille pagine, mai tradotta in italiano, segue le vicende, nell’arco di mezzo secolo, di cinque famiglie della regione di Häme, raccontando degli eventi storici della società che sta per nascere, attraverso dei personaggi letterari, che devono affrontare mille difficoltà causate dalla povertà, dalle lotte intestine e dalle guerre. Le due protagoniste del massiccio romanzo di Väinö Linna, Akseli ed Elina, sono molto amate dai lettori. Il centenario dell'Indipendenza finlandese che si è festeggiato nel 2017, ha prodotto nuove pubblicazioni ambientate storicamente nel periodo delle due guerre, e molti di questi testi sono scritti da donne. In questi anni sono usciti due romanzi della scrittrice Heidi Köngäs (1954), ambientati in due diverse epoche di guerra: Hertta, (Otava, 2015) e Sandra, (Otava, 2017). La scrittrice Anneli Kanto (1950) ha pubblicato due romanzi storici, ambientati nella guerra civile del 1918: Veriruusut (Gummerus, 2008; it. Le rose di sangue) e Lahtarit (Gummerus, 2017; it. I macellai).
Nel romanzo Sandra di Heidi Köngäs riviviamo la guerra civile del 1918, detta “guerra dei fratelli” o “guerra della liberazione”, a seconda dei punti di vista dello schieramento politico. La storia ha luogo in un piccolo villaggio di Häme, dove tutti gli abitanti si conoscono. L’ispirazione per questo romanzo viene dalla necessità personale della scrittrice di raccontare i difficili anni di guerra attraverso le figure femminili della propria famiglia; il testo, storicamente accurato, cerca di rievocare le sensazioni provate da sua nonna nel periodo di guerra.
Heidi Köngäs, anche nota regista televisiva di fiction di Yleisradio dell’ente nazionale radiotelevisivo finlandese, racconta nel romanzo Hertta della vita personale e pubblica di Hertta Kuusinen (1904-1974), che è stata una donna molto influente della politica di sinistra in Finlandia, ma anche figlia di *Otto Ville Kuusinen. Questo romanzo rivela molti segreti politici sconosciuti al lettore e racconta di come la Kuusinen, per un periodo, è stata costretta a vivere in clandestinità in patria a Helsinki per motivi famigliari, in un momento politicamente molto delicato, quando la Finlandia era in guerra con la Russia.
* fu tra i fondatori del Partito Comunista Finlandese (1918) e in seguito fu uno dei delegati sovietici alla terza internazionale, che continuò a lavorare per il Comintern per oltre vent'anni. Nel 1939 fu posto a capo del governo marxista denominato da lui stesso "governo popolare della Repubblica democratica finlandese” che era stato istituito a Terijoki dall'Unione Sovietica durante la guerra finnico-sovietico 1939-1940/ Wikipedia. /
O. V. Kuusinen, considerato dai finlandesi un traditore, non tornò più da Mosca, ed è l'unico finlandese seppellito nel muro di Cremlino.
Anche il romanzo Lahtarit (2017; it. I macellai) di Anneli Kanto nasce da una necessità personale. In questo libro la scrittrice ha scelto di seguire le storie della stessa truppa di giovani soldati “bianchi” durante la guerra civile del 1918, a cui è appartenuto suo nonno, proveniente da Ilmajoki. Questa truppa parte dalla costa ovest e attraversa tutto il paese, andando da Vaasa fino a Viipuri (Vyborg in russo). Il romanzo segue fedelmente i percorsi storici della guerra civile e i personaggi, nonostante siano letterari, mostrano in alcuni casi una somiglianza con figure reali, racconta la scrittrice nella prefazione del libro. La conquista di Tampere, durata tre settimane, è stata una delle battaglie più grandi per numero di soldati, ma anche la più sanguinosa mai vista nel Nord Europa. Le truppe di Mannerheim partivano dalla costa ovest in direzione della frontiera per cacciare dal paese le truppe russe - la Russia aveva regnato su quella terra circa un secolo, dopo sette secoli di regno svedese. Il paese incomincia il suo cammino indipendente, lasciando la Rivoluzione russa bolscevica dietro la frontiera russa.
Il romanzo Veriruusut (2008; it. Le rose del sangue) di Anneli Kanto, racconta di ragazze molto giovani, ex-operaie di una fabbrica di carta di Valkeakoski vicino Tampere, rimaste disoccupate a causa della guerra civile del 1918. Queste donne piccole, coraggiose, piene di vita, si uniscono ai “rossi”, formando un gruppo di combattenti, imbracciando fucili e vestendo pantaloni maschili, rivelandosi rivoluzionarie rispetto al comportamento, tradizionalmente accettato, della donna dell’epoca. La richiesta di cambiamento nella società incoraggia le ragazze a chiedere pieni diritti e pari status per se stesse. Le tragiche battaglie della guerra civile che hanno avuto luogo cento anni fa conferiscono ai quartieri familiari di Tampere un carattere diverso.
Anneli Kanto, premiata scrittrice di testi teatrali, proveniente da Tampere e con un master in scienze sociali, ha deciso di raccontare, in due opere diverse, dello stesso evento storico della guerra civile, descrivendolo tanto dalla prospettiva della fazione politica di sinistra dei "rossi”, quanto da quella della destra conservatrice dei "bianchi", mettendo a disposizione del lettore dati storici accertati, trovati negli archivi statali, comunali e privati. In questo modo la scrittrice decifra un principio comune, deciso nella società finlandese dopo la Seconda guerra mondiale, dove tutti i cittadini nonostante credenze differenti, vogliono seguire un percorso di pace, tanto terribile è stata la lezione di guerra per questo popolo.
1906 Diritto di voto, suffragio universale ed egualitario, dove la donna finlandese è la prima in Europa
1907 Prime elezioni in Finlandia
1917 Finlandia Indipendente
Roma 2020.02.28
Pirjo Pulkkinen - scenografa, fotografa finlandese a Roma, collaboratrice di Yleisradio
Riveduto in italiano da Cecilia Bonfanti
Immagine: studenti in visita al museo Vapriikki alla mostra permanente - Tampere 1918
Photo: Pirjo Pulkkinen
All’interno dell’attuale offerta degli spettacoli teatrali di Helsinki meritano attenzione due monologhi scritti e interpretati da donne, tratti dai romanzi di Sofi Oksanen e Rosa Liksom, due tra le scrittrici contemporanee finlandesi più in vista. A “Helsingin kaupungin teatteri” (hkt.fi), l'attrice Heidi Herala interpreta attualmente il ruolo di moglie del colonnello, in veste di protagonista del nuovo testo di Rosa Liksom, Everstinna. Wanda Dubiel si è immersa nel ruolo di Aliide Truu, personaggio chiave di Puhdistus (it. La purga) di Sofi Oksanen, in scena nel “Teatteri Jurkka” (jurkka.fi) a fine del 2019, tornato in programma a dieci anni dal debutto al teatro nazionale “Kansallisteatteri.fi” nel 2007. Le attrici amano questi testi, perché consentono loro un uso espressivo recitativo particolarmente ampio.
Sofi Oksanen (1977), scrittrice finlandese di madre estone, racconta in Puhdistus dell’incontro tra due donne di generazioni diverse, di una contadina estone Aliide e di Zara, figlia di sua sorella, cresciuta nella profonda Russia, a Vladivostok, venuta in Estonia per cercare e conoscere sua zia. Il successo di questo testo teatrale è stato tale, da essere stato riproposto successivamente a livello internazionale, nei teatri di Londra e di New York. A un anno dalla pièce teatrale, la Oksanen pubblica l’omonimo romanzo Puhdistus (WSOY, 2008; traduzione italiana La Purga Guanda 2010, trad. Nicola Rainò). Il testo, di circa quattrocento pagine e di una lettura paragonabile a un giallo, racconta delle purghe staliniane e della resistenza dei partigiani in Estonia, spaziando dagli anni Trenta fino agli anni Novanta del secolo scorso: si narra dello spionaggio complicatissimo a tutti i livelli, del sopruso esercitato sulle donne durante l’occupazione estone e della mafia russa negli anni seguenti, rivelando al lettore le ferite che nel tempo l’oppressione politica ha lasciato nella popolazione estone. Il romanzo Puhdistus, passato inosservato in Italia, ha ricevuto molti premi: il Finlandia Award 2008, l’European Book Prize 2010, lo stesso anno in cui Roberto Saviano ha ricevuto il premio nella categoria dei Saggi (per La bellezza e l’inferno), e lo Swedish Academy Nordic Prize 2013.
In una lettera aperta, Sofi Oksanen rivolge una dura critica diretta alla First Lady Melanie Trump, una donna di potere, di origine slovena, incapace di impegnarsi nel migliorare la condizione della donna dell’est; il testo inglese di questa lettera è pubblicato in exspressen.se nel 11.10.2017, e in italiano sulla rondine.fi.
L’ultimo romanzo della scrittrice lappone Rosa Liksom (1958), Everstinna, ha come tema il nazismo. L’autrice sarà insignata nei prossimi giorni del prestigioso Premio letterario dell’Accademia svedese 2020, Swedish Academy Nordic Prize 2020. Everstinna (Like, 2017; it. La moglie del colonnello), scritto nella lingua dialettale meän kieli, racconta la storia di un rapporto storto e morboso di una coppia realmente esistita: i protagonisti sono un colonnello dell’esercito finlandese e sua moglie, i quali godono di privilegi politici dovuti ad amicizie tedesche, durante l'occupazione nazista della Lapponia finlandese nell'ultimo periodo della Seconda guerra mondiale (vedi Lapin sota 1944-45). Questo romanzo, per una scelta stilistica schietta e molto diretta dell’autrice, è emotivamente duro da leggere. La scrittrice, dietro l’uso dello pseudonimo Rosa Liksom, viene conosciuta in Italia per il suo romanzo Hytti nro 6 (WSOY, 2011; it. Scompartimento N.6 Iperborea 2014, trad. Delfina Sessa), che tratta del fallimento del comunismo russo. È la storia di una studentessa, giovane donna occidentale, che attraversa in treno tutta la Russia negli anni Ottanta del secolo scorso. La Liksom ha partecipato con quest’opera allo Strega Internazionale di Roma 2014, in qualità di sola scrittrice nord-europea in gara. Delfina Sessa ha tradotto anche una raccolta di novelle Memorie perdute della stessa autrice per le edizioni Artemisia 2012.
I libri più letti di sempre in Finlandia sono Sinuhe egyptiläinen, (WSOY ,1955; it. Sinuhe l'egiziano, Rizzoli) di Mika Waltari e Täällä Pohjantähden alla (WSOY, 1962; it. Qui, sotto la Stella polare) di Väinö Linna. Il romanzo di Väinö Linna, una trilogia di mille pagine, mai tradotta in italiano, segue le vicende, nell’arco di mezzo secolo, di cinque famiglie della regione di Häme, raccontando degli eventi storici della società che sta per nascere, attraverso dei personaggi letterari, che devono affrontare mille difficoltà causate dalla povertà, dalle lotte intestine e dalle guerre. Le due protagoniste del massiccio romanzo di Väinö Linna, Akseli ed Elina, sono molto amate dai lettori. Il centenario dell'Indipendenza finlandese che si è festeggiato nel 2017, ha prodotto nuove pubblicazioni ambientate storicamente nel periodo delle due guerre, e molti di questi testi sono scritti da donne. In questi anni sono usciti due romanzi della scrittrice Heidi Köngäs (1954), ambientati in due diverse epoche di guerra: Hertta, (Otava, 2015) e Sandra, (Otava, 2017). La scrittrice Anneli Kanto (1950) ha pubblicato due romanzi storici, ambientati nella guerra civile del 1918: Veriruusut (Gummerus, 2008; it. Le rose di sangue) e Lahtarit (Gummerus, 2017; it. I macellai).
Nel romanzo Sandra di Heidi Köngäs riviviamo la guerra civile del 1918, detta “guerra dei fratelli” o “guerra della liberazione”, a seconda dei punti di vista dello schieramento politico. La storia ha luogo in un piccolo villaggio di Häme, dove tutti gli abitanti si conoscono. L’ispirazione per questo romanzo viene dalla necessità personale della scrittrice di raccontare i difficili anni di guerra attraverso le figure femminili della propria famiglia; il testo, storicamente accurato, cerca di rievocare le sensazioni provate da sua nonna nel periodo di guerra.
Heidi Köngäs, anche nota regista televisiva di fiction di Yleisradio dell’ente nazionale radiotelevisivo finlandese, racconta nel romanzo Hertta della vita personale e pubblica di Hertta Kuusinen (1904-1974), che è stata una donna molto influente della politica di sinistra in Finlandia, ma anche figlia di *Otto Ville Kuusinen. Questo romanzo rivela molti segreti politici sconosciuti al lettore e racconta di come la Kuusinen, per un periodo, è stata costretta a vivere in clandestinità in patria a Helsinki per motivi famigliari, in un momento politicamente molto delicato, quando la Finlandia era in guerra con la Russia.
* fu tra i fondatori del Partito Comunista Finlandese (1918) e in seguito fu uno dei delegati sovietici alla terza internazionale, che continuò a lavorare per il Comintern per oltre vent'anni. Nel 1939 fu posto a capo del governo marxista denominato da lui stesso "governo popolare della Repubblica democratica finlandese” che era stato istituito a Terijoki dall'Unione Sovietica durante la guerra finnico-sovietico 1939-1940/ Wikipedia. /
O. V. Kuusinen, considerato dai finlandesi un traditore, non tornò più da Mosca, ed è l'unico finlandese seppellito nel muro di Cremlino.
Anche il romanzo Lahtarit (2017; it. I macellai) di Anneli Kanto nasce da una necessità personale. In questo libro la scrittrice ha scelto di seguire le storie della stessa truppa di giovani soldati “bianchi” durante la guerra civile del 1918, a cui è appartenuto suo nonno, proveniente da Ilmajoki. Questa truppa parte dalla costa ovest e attraversa tutto il paese, andando da Vaasa fino a Viipuri (Vyborg in russo). Il romanzo segue fedelmente i percorsi storici della guerra civile e i personaggi, nonostante siano letterari, mostrano in alcuni casi una somiglianza con figure reali, racconta la scrittrice nella prefazione del libro. La conquista di Tampere, durata tre settimane, è stata una delle battaglie più grandi per numero di soldati, ma anche la più sanguinosa mai vista nel Nord Europa. Le truppe di Mannerheim partivano dalla costa ovest in direzione della frontiera per cacciare dal paese le truppe russe - la Russia aveva regnato su quella terra circa un secolo, dopo sette secoli di regno svedese. Il paese incomincia il suo cammino indipendente, lasciando la Rivoluzione russa bolscevica dietro la frontiera russa.
Il romanzo Veriruusut (2008; it. Le rose del sangue) di Anneli Kanto, racconta di ragazze molto giovani, ex-operaie di una fabbrica di carta di Valkeakoski vicino Tampere, rimaste disoccupate a causa della guerra civile del 1918. Queste donne piccole, coraggiose, piene di vita, si uniscono ai “rossi”, formando un gruppo di combattenti, imbracciando fucili e vestendo pantaloni maschili, rivelandosi rivoluzionarie rispetto al comportamento, tradizionalmente accettato, della donna dell’epoca. La richiesta di cambiamento nella società incoraggia le ragazze a chiedere pieni diritti e pari status per se stesse. Le tragiche battaglie della guerra civile che hanno avuto luogo cento anni fa conferiscono ai quartieri familiari di Tampere un carattere diverso.
Anneli Kanto, premiata scrittrice di testi teatrali, proveniente da Tampere e con un master in scienze sociali, ha deciso di raccontare, in due opere diverse, dello stesso evento storico della guerra civile, descrivendolo tanto dalla prospettiva della fazione politica di sinistra dei "rossi”, quanto da quella della destra conservatrice dei "bianchi", mettendo a disposizione del lettore dati storici accertati, trovati negli archivi statali, comunali e privati. In questo modo la scrittrice decifra un principio comune, deciso nella società finlandese dopo la Seconda guerra mondiale, dove tutti i cittadini nonostante credenze differenti, vogliono seguire un percorso di pace, tanto terribile è stata la lezione di guerra per questo popolo.
1906 Diritto di voto, suffragio universale ed egualitario, dove la donna finlandese è la prima in Europa
1907 Prime elezioni in Finlandia
1917 Finlandia Indipendente
Roma 2020.02.28
Pirjo Pulkkinen - scenografa, fotografa finlandese a Roma, collaboratrice di Yleisradio
Riveduto in italiano da Cecilia Bonfanti
Immagine: studenti in visita al museo Vapriikki alla mostra permanente - Tampere 1918
Photo: Pirjo Pulkkinen