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Lapponia, una donna finlandese che parla con l’accento toscano

Intervista del Tirreno a Francesco Felici, il professore dell'Università americana di Firenze che ha tradotto l'ultimo libro di Arto Paasilinna. "La fattoria dei malfattori", edito da Iperborea, è già nelle migliori librerie italiane e presto finirà anche nei migliori scaffali dei nostri salotti. Il giornale toscano ha incontrato Felici per raccontare la storia che c'è dietro questa traduzione. La vecchia signora Emma Oikarinen, la donna finlandese protagonista del libro, parlerà infatti in dialetto pisano. Perché?

Leggiamo le parole dell'uomo che ha avuto questa brillante idea: "Stavo traducendo il testo di Paasilinna quando nelle pagine si materializza un personaggio, un'anziana donna che parla in dialetto finlandese, considerato quasi una lingua perché ha una letteratura tutta sua che appartiene alla Finlandia settentrionale. Avevo dei problemi a capirlo, tanto è vero che il mio informatore finlandese cui chiedo chiarimenti, mi ha ritradotto le battute di questa signora nel finlandese standard per farmele capire meglio". Felici, poliglotta che parla francese, inglese, spagnolo tedesco, danese, norvegese, islandese, polacco e finlandese rivela: "Alla fine mi è venuta un'idea. Il temperamento di Emma è tipico delle donne toscane e, allora, perché non seguire questa strada? Ho comunicato la mia idea all'editore -ha detto al giornalista Giovanni Parlato- e da quel momento ho deciso di farla parlare in pisano". "Dio perbene!! O che vòi, che 'un m'arriordi der mi' nepotino!?", sentendo questo accento non vi sorprenderete. Neanche se passate dalle parti di Rovaniemi.



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