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La prima grande retrospettiva di Helene Schjerfbeck a Londra | fino al 27.10
Il 28/07/2019
La mostra di Helen Schjerfbeck (1862–1946) alla Royal Academy di Londra, in collaborazione con Ateneum Art Museum di Helsinki, sorprende gli inglesi. Si tratta della prima grande mostra in Gran Bretagna dedicata a "one of Finland’s best kept secrets", è stata inaugurata il 20 luglio scorso ed è curata da Jeremy Lewison, curatore independente, Anna-Maria von Bonsdorff, Chief Curator di Ateneum Art Museum e Sarah Lea del museo londinese.
La riscoperta della pittrice è in corso da qualche anno. Visse una vita ritirata, le sue opere sono per lo più conservate nel suo Paese, e la Finlandia stessa ha atteso il 2012 per dedicarle la più grande mostra in patria, all'Ateneum Art Museum. Fuori dalla Finlandia, la pittrice ha avuto riconoscimenti recenti dalla Francia - l'importante retrospettiva al Musée d'art moderne de la Ville de Paris nel 2007-2008, mentre in Italia aspettiamo ancora il suo ritorno, dopo i viaggi di formazione da studente all'Accademia in cui copiò molti capolavori del Rinascimento. Ricordiamo su Art Dossier la recensione della mostra di Ateneum nel numero di luglio 2012 e la presenza di uno dei suoi più celebri autoritratti nello spettacolo della compagnia ravennate Fanny&Alexander Kansas, Over the rainbow, ispirato al Mago di Oz.
Noi di Cultfinlandia ne abbiamo parlato qui (il mini film prodotto da Ateneum sull'opera L'adolescente) e qui in occasione della presenza di una tela della pittrice nella serie tv The Spiral, popolare nei Paesi Nordici.
Talentuosa studente d'arte, dopo i viaggi di studio in Francia e in Italia, per una serie di ragioni personali si ritira nel villaggio di Hyvinkää, a nord di Helsinki, in un piccolo appartamento vicino alla stazione, in compagnia della madre, severa, ostile alla sua arte. Si sforza di dipingere un’ora al giorno e continua a inviare opere alle mostre. Ricorda Helene quegli anni di solitaria osservazione: “Raccoglievo le foglie morte, le sistemavo a gruppi di tre o quattro e copiavo accuratamente queste composizioni tonali”. Il successo di Helene, già talento precoce all'Accademia, si deve anche al mercante Gösta Stenman, la cui galleria aveva sede a Helsinki e Stoccolma e che le organizza la prima grande mostra in Svezia, promuovendo la sua arte in tutto il Nord Europa e negli Stati Uniti.
La storia di Helene Schjerfbeck è una storia di talento e sofferenza, di capolavori e solitudini, di poesia e di introspezione. 60 i lavori in mostra a Londra, dalle opere degli esordi di matrice naturalista francese alle nature morte e ai paesaggi, fino agli iconici autoritratti, di un'intensità che toglie il fiato.
La retrospettiva sarà visitabile fino al 27 ottobre 2019.
Foto: Helene Schjerfbeck, Clothes Drying (1883). Finnish National Gallery / Ateneum Art Museum. Photo: Finnish National Gallery / Yehia Eweis.
La riscoperta della pittrice è in corso da qualche anno. Visse una vita ritirata, le sue opere sono per lo più conservate nel suo Paese, e la Finlandia stessa ha atteso il 2012 per dedicarle la più grande mostra in patria, all'Ateneum Art Museum. Fuori dalla Finlandia, la pittrice ha avuto riconoscimenti recenti dalla Francia - l'importante retrospettiva al Musée d'art moderne de la Ville de Paris nel 2007-2008, mentre in Italia aspettiamo ancora il suo ritorno, dopo i viaggi di formazione da studente all'Accademia in cui copiò molti capolavori del Rinascimento. Ricordiamo su Art Dossier la recensione della mostra di Ateneum nel numero di luglio 2012 e la presenza di uno dei suoi più celebri autoritratti nello spettacolo della compagnia ravennate Fanny&Alexander Kansas, Over the rainbow, ispirato al Mago di Oz.
Noi di Cultfinlandia ne abbiamo parlato qui (il mini film prodotto da Ateneum sull'opera L'adolescente) e qui in occasione della presenza di una tela della pittrice nella serie tv The Spiral, popolare nei Paesi Nordici.
Talentuosa studente d'arte, dopo i viaggi di studio in Francia e in Italia, per una serie di ragioni personali si ritira nel villaggio di Hyvinkää, a nord di Helsinki, in un piccolo appartamento vicino alla stazione, in compagnia della madre, severa, ostile alla sua arte. Si sforza di dipingere un’ora al giorno e continua a inviare opere alle mostre. Ricorda Helene quegli anni di solitaria osservazione: “Raccoglievo le foglie morte, le sistemavo a gruppi di tre o quattro e copiavo accuratamente queste composizioni tonali”. Il successo di Helene, già talento precoce all'Accademia, si deve anche al mercante Gösta Stenman, la cui galleria aveva sede a Helsinki e Stoccolma e che le organizza la prima grande mostra in Svezia, promuovendo la sua arte in tutto il Nord Europa e negli Stati Uniti.
La storia di Helene Schjerfbeck è una storia di talento e sofferenza, di capolavori e solitudini, di poesia e di introspezione. 60 i lavori in mostra a Londra, dalle opere degli esordi di matrice naturalista francese alle nature morte e ai paesaggi, fino agli iconici autoritratti, di un'intensità che toglie il fiato.
La retrospettiva sarà visitabile fino al 27 ottobre 2019.
Foto: Helene Schjerfbeck, Clothes Drying (1883). Finnish National Gallery / Ateneum Art Museum. Photo: Finnish National Gallery / Yehia Eweis.