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Stasera all'Accademia di Ungheria a Roma, alle ore 20, ha luogo la performance di Cia Rinne in occasione del festival Urbsart 2018 dedicato quest'anno alla poesia e alla lingua nelle sue varie forme.
Carla Santoro nella sezione Letteratura di questo blog ha presentato l'artista, scrittrice, performer, linguista svedese-finlandese; rilanciamo qui la notizia perchè Cia Rinne ha dato forma ai suoi esperimenti con il linguaggio attraverso poesie visive, installazioni sonore, performance, pubblicazioni nate dalla collezione di oggetti raccolti in scatole, manipolazione dei suoni, collaborazioni con musicisti e fotografi. Qui il video della collezione di poesie sonore Sounds for solo soloists del 2009.
Nell'intervista con Mario Margani su Digicult l'artista spiega la sua ricerca, le influenze ricevute dai movimenti Fluxus e Dada, da Wittgenstein e Paul Celan; ma forse, sopra tutto, dall'aver vissuto fin da bambina in diversi paesi e appreso una decina di lingue di cui è in grado di sviluppare - e comunicare artisticamente - interconnesioni e differenze di significati, suoni e grafemi.
Inaugurazione alle ore 17, via Giulia 1, Roma.
(Foto Digicult)
La poesia audio-visiva di Cia Rinne tra linguistica e arte, stasera al festival Urbsart 2018 | Roma, 21.4
Il 21/04/2018
Stasera all'Accademia di Ungheria a Roma, alle ore 20, ha luogo la performance di Cia Rinne in occasione del festival Urbsart 2018 dedicato quest'anno alla poesia e alla lingua nelle sue varie forme.
Carla Santoro nella sezione Letteratura di questo blog ha presentato l'artista, scrittrice, performer, linguista svedese-finlandese; rilanciamo qui la notizia perchè Cia Rinne ha dato forma ai suoi esperimenti con il linguaggio attraverso poesie visive, installazioni sonore, performance, pubblicazioni nate dalla collezione di oggetti raccolti in scatole, manipolazione dei suoni, collaborazioni con musicisti e fotografi. Qui il video della collezione di poesie sonore Sounds for solo soloists del 2009.
Nell'intervista con Mario Margani su Digicult l'artista spiega la sua ricerca, le influenze ricevute dai movimenti Fluxus e Dada, da Wittgenstein e Paul Celan; ma forse, sopra tutto, dall'aver vissuto fin da bambina in diversi paesi e appreso una decina di lingue di cui è in grado di sviluppare - e comunicare artisticamente - interconnesioni e differenze di significati, suoni e grafemi.
Inaugurazione alle ore 17, via Giulia 1, Roma.
(Foto Digicult)