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La passione per la Letteratura: viaggio in Finlandia


Ho perso ormai il conto delle volte che mi sono seduta a questo tavolo per scrivere del mio viaggio in Finlandia: Turku, luglio 2017.
Il 23 luglio mi imbarcavo sul volo Finnair AY785 delle 15.20 Helsinki -Roma, con la mia scorta di salmiakki (liquirizia salata), rigorosamente Fazer, suklaa (cioccolata finlandese), fiammiferi Sampo (sì, proprio come il mitico Sampo del Kalevala) e hapankorppuja, ma nella mente e nel cuore portavo molto, molto di più.

La parte finlandese che è in me è ora appagata da una cittadinanza che a volte sento quasi di non meritare a causa della mia stentata conoscenza della lingua finlandese: i vari corsi che ho intrapreso mi hanno solo aiutato a capire quanto erano grandi le mie lacune, a prendere coscienza della mia ignoranza, insomma... Ciò nonostante mi sono buttata anima e corpo nel Corso di Letteratura Finlandese Contemporanea coordinato da Viola Parente-Čapkova dell'Università di Turku.

Corso estivo della durata complessiva di tre settimane (dal 10 al 29 luglio 2017) rivolto a studenti universitari stranieri con buona - a mio avviso ottima - conoscenza della lingua finlandese.
I partecipanti dell'estate scorsa erano 22, provenienti da Polonia, Francia, Romania, Germania, Slovacchia, Ucraina, Repubblica Ceca, Russia, Ungheria, Estonia e Italia. Le lezioni avevano inizio alle 10,15, pausa pranzo alle 11,45 e ripresa del lavoro alle 13,15 fino alle 16,30. In programma anche tante altre attività culturali come la visita al teatro estivo di Turku, alla Casa del Libro e al Caffè Letterario e l'escursione alla bellissima isola di Ruissalo.

Ho avuto l'onore di assistere come auditrice a tre giorni di corso - dal 19 al 21 luglio 2017- una vera full immersion nella letteratura finlandese: 9 ore di conferenze tenute da docenti dell'università di Turku, scrittori e poeti.
Nonostante il mio finlandese, ho potuto seguire le diverse lezioni grazie a Viola che mi spoilerava in anticipo gli argomenti che sarebbero stati trattati e alla proiezione di accurate slide durante le conferenze. Inoltre Viola mi aveva gentilmente affiancato il ricercatore Michal Kovář della Repubblica Ceca che non poche volte mi ha aiutato a comprendere passi troppo difficoltosi per me con una traduzione simultanea finlandese-inglese.

Potrei intrattenermi molto a raccontare la passione dei docenti e degli scrittori invitati, del coinvolgimento degli studenti... Ho preso pagine e pagine di appunti su ogni lezione, ogni argomento trattato, note su scrittori citati a me sconosciuti perchè (ancora) non tradotti in italiano, appunti su letteratura al femminile, letteratura di genere, letteratura e poesia. Sono tanti gli argomenti affrontati in quei giorni, ma ciò che voglio raccontare qui è la passione per la letteratura che pervade costantemente la casa e la famiglia Parente-Čapkova.

Sono stata ospite a casa di Antonio e Viola nei miei cinque giorni a Turku: Antonio Parente, noto traduttore tra gli altri di Jouni Inkala, Ville Hytonen, Mirkka Rekola, Johanna Venho, Tomi Kontio e Mirkko Rimminen, è uno dei primi contatti che mi ha regalato la collaborazione con Cultfinlandia. E sicuramente uno dei più preziosi.

Viola e Antonio mi sono venuti a prendere alla stazione dei pullman di Turku: non ci eravamo mai visti e neanche mai sentiti telefonicamente. I nostri contatti sono stati esclusivamente via mail in cui ci siamo sempre dati professionalmente del lei. Avevo dovuto cercare in passato alcune foto di Viola a corredo di alcuni articoli su Cultfinlandia, ma vederla di persona è stata tutta un'altra cosa: un sorriso solare e gli occhi talmente espressivi che parlano da soli. Minuta, energica, appassionata, accanto a quest'uomo pacato, rassicurante e sereno che è Antonio, suo marito. Una volta a casa, accoglientissima, ho conosciuto Julie, la figlia di 12 anni sorridente e assolutamente poliglotta: con il papà parla un perfetto italiano con una leggerissima inflessione che alle mie orecchie non poteva che essere meravigliosa; con la mamma, invece, parla rigorosamente in ceco anche se la sua prima lingua è il finlandese. A volte, invece, marito e moglie parlano in ceco. Ma per rispetto all'ospite, ossia alla sottoscritta, la lingua usata in quei giorni è stato l'italiano.

In casa Parente-Čapkova la letteratura pervade tutto. Non so come spiegare. E' presente, vi aleggia costantemente. Ma non solo perchè è stata l'argomento principale delle nostre conversazioni, non perchè sia il loro lavoro...parlare di Kari Hotakainen o Sofi Oksanen o della letteratura ceca era naturale come parlare del tempo o di cosa abbiamo mangiato oggi... Difficile da spiegare a parole. La Letteratura, in casa di Antonio e Viola è una presenza fisica. Che nasce e si alimenta grazie alla loro incommensurabile passione.

Vorrei chiudere questa pagina con un ultimo appunto: la prima conferenza a cui ho assistito è stata sulla letterratura per ragazzi, tenuta dalla professoressa Päivi Lappalainen, una vera e propria esperta in materia. Ho avuto modo di conoscerla prima della lezione: era stata informata da Viola che avrei assistito al corso e mi ha accolto nel suo ufficio ricordando e parlando di mia madre, Else Santoro, giornalista, corrispondente da Roma per YleRadio e Helsingin Sanomat. Si ricordava di lei e dei suoi servizi radiofonici, dei suoi articoli.

Non è stato facile trattenere la commozione.
Grazie.

Carla Santoro