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La natura finlandese attraverso la lente di Erika De Martino | Padova, 10 – 30.9
Il 07/09/2013
Alla libreria Feltrinelli di Padova inaugura martedì 10 settembre la mostra APOPHENIA Fotografie di Erika De Martino, la fotografa italiana da anni residente in Finlandia, vincitrice del Premio Speciale “FotografArti alla Feltrinelli” al RicCAA13, Biennale Internazionale di Arte&Design e Politiche di Sostenibilità Ambientale (Padova, maggio-giugno 2013 - Catalogo RicCAA13 ediz.Cleup disponibile in libreria).
Erika De Martino presenta in quest occasione i suoi ultimi lavori, ispirati in gran parte alla natura finlandese.
Apophenia indica il complesso fenomeno percettivo per cui siamo in grado di identificare strutture casuali di oggetti inanimati con forme conosciute e familiari. Queste fotografie -analogiche e digitali, non manipolate- catturano silhouettes umane o animali mimetizzate in textures della natura, prevalentemente dei boschi finlandesi: profili umani nelle cortecce, volti nella roccia, occhi di strane creature nel legno e nella pietra.
La struttura delle superfici suggerisce qualcos'altro rispetto alla materia d'origine, a seconda dell'incidenza e dell'intensità della luce, e di come le ombre si creano di conseguenza. Socchiudendo gli occhi, calibrando la distanza di osservazione, in un tempo non immediato, si svelano presenze nascoste ed inaspettate, innocui silenti sguardi che ci fissano e ci sfidano nella sorprendente scoperta. Lo sguardo ritorna a chi osserva gli scatti, instaurando un'intrigante corrispondenza biunivoca, al di là dell'ordinario visibile.
Il nostro cervello è una macchina straordinaria. I processi coinvolti nella percezione visiva, che includono esperienza, memoria, immaginazione, aspettative, proiezione guidata, contiguità e casualità, sono infinitamente affascinanti. Ogni cosa attorno a noi è degna di uno sguardo più vicino, accurato e puntuale. Nulla è ciò che sembra.
Vernissage della mostra 10 settembre ore 18.00
Erika De Martino
la Feltrinelli
Erika De Martino presenta in quest occasione i suoi ultimi lavori, ispirati in gran parte alla natura finlandese.
Apophenia indica il complesso fenomeno percettivo per cui siamo in grado di identificare strutture casuali di oggetti inanimati con forme conosciute e familiari. Queste fotografie -analogiche e digitali, non manipolate- catturano silhouettes umane o animali mimetizzate in textures della natura, prevalentemente dei boschi finlandesi: profili umani nelle cortecce, volti nella roccia, occhi di strane creature nel legno e nella pietra.
La struttura delle superfici suggerisce qualcos'altro rispetto alla materia d'origine, a seconda dell'incidenza e dell'intensità della luce, e di come le ombre si creano di conseguenza. Socchiudendo gli occhi, calibrando la distanza di osservazione, in un tempo non immediato, si svelano presenze nascoste ed inaspettate, innocui silenti sguardi che ci fissano e ci sfidano nella sorprendente scoperta. Lo sguardo ritorna a chi osserva gli scatti, instaurando un'intrigante corrispondenza biunivoca, al di là dell'ordinario visibile.
Il nostro cervello è una macchina straordinaria. I processi coinvolti nella percezione visiva, che includono esperienza, memoria, immaginazione, aspettative, proiezione guidata, contiguità e casualità, sono infinitamente affascinanti. Ogni cosa attorno a noi è degna di uno sguardo più vicino, accurato e puntuale. Nulla è ciò che sembra.
Vernissage della mostra 10 settembre ore 18.00
Erika De Martino
la Feltrinelli