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Intervista a Antti Laitinen. Il suo rapporto con la natura nel padiglione Alvar Aalto ai Giardini della 55a Biennale di Venezia
Il 09/08/2013
L'artista finlandese Antti Laitinen, classe 1975, è intervenuto nel piccolo padiglione progettato da Alvar Aalto per i Giardini della Biennale con un video e le foto dei suoi lavori, occupando anche l'esterno con la ricostruzione di un albero abbattuto. Il lavoro, Tree Reconstruction, nasce dalla volonta di invertire il processo che ha portato al taglio di 5 betulle, cadute nella sua città natale Somerniemi. L'evento che nel 2011 aveva causato a Venezia la chiusura anticipata del piccolo padiglione finlandese - un albero era caduto sul tetto - sembrava proprio chiamare la presenza di Latinen alla Biennale!
Nell'intervista che Cultfinlandia.it ha realizzato in occasione dell'inaugurazione, Laitinen ci spiega il suo rapporto simbiotico e analitico con la natura, in cui prevalgono gli immensi e silenti spazi delle foreste, delle isole, dei mari, dei laghi finlandesi (le risposte dell'artista sono in inglese).
C.it : Puoi parlarci del progetto che hai realizzato nel padiglione e come ti ha ispirato l'incidente dell'albero caduto?
AL : It is possible to see a link between the fallen tree and my works but the accident isn't the starting point for my works in Biennale. I have been working same method already many years. In my works in Aalto Pavillion I'll deal with forest in different ways using
photography and performance.
C.it : Nei tuo lavori sembri indagare la natura senza filtri, componendo e scomponendone gli elementi, sperimentandone i processi di trasformazione. Ti ritrovi in questa analisi?
AL : Yes, your idea of my work sounds pretty much correct.
C.it : Quando hai cominciato a interessarti di questo tema?
AL : I never made a conscious decision to start to make art in the Nature. Because I'm originally from countryside and I still spend most of my time outside the big cities, it's a natural environment for me and that's why ideas somehow automatically relate to it.
Nature is not always the theme or motive in my art but a scene for it. Many times a certain artistic idea of mine could be transformed to urban environment as well.
Antti Laitinen
Frame
Nell'intervista che Cultfinlandia.it ha realizzato in occasione dell'inaugurazione, Laitinen ci spiega il suo rapporto simbiotico e analitico con la natura, in cui prevalgono gli immensi e silenti spazi delle foreste, delle isole, dei mari, dei laghi finlandesi (le risposte dell'artista sono in inglese).
C.it : Puoi parlarci del progetto che hai realizzato nel padiglione e come ti ha ispirato l'incidente dell'albero caduto?
AL : It is possible to see a link between the fallen tree and my works but the accident isn't the starting point for my works in Biennale. I have been working same method already many years. In my works in Aalto Pavillion I'll deal with forest in different ways using
photography and performance.
C.it : Nei tuo lavori sembri indagare la natura senza filtri, componendo e scomponendone gli elementi, sperimentandone i processi di trasformazione. Ti ritrovi in questa analisi?
AL : Yes, your idea of my work sounds pretty much correct.
C.it : Quando hai cominciato a interessarti di questo tema?
AL : I never made a conscious decision to start to make art in the Nature. Because I'm originally from countryside and I still spend most of my time outside the big cities, it's a natural environment for me and that's why ideas somehow automatically relate to it.
Nature is not always the theme or motive in my art but a scene for it. Many times a certain artistic idea of mine could be transformed to urban environment as well.
Antti Laitinen
Frame