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Finlandia, nozze gay: centomila firme in un giorno
Il 20/03/2013
Un paio di settimane fa una commissione del Parlamento finlandese aveva respinto un progetto di legge per le nozze gay. Immediata è stata la reazione della società tutta che in un solo giorno ha raccolto le cinquantamila firme necessarie per obbligare il Parlamento a discutere di quel progetto di legge. Questo quello che si legge sul blog "queerblog.it" che ritorna su un argomento trattato già alcuni giorni fa dalla stampa italiana.
La proposta era stata bocciata in seno alla Commissione Giustizia del Parlamento della Finlandia con nove voti contrari e otto a favore. Favorevoli sono stati i membri per Partito Socialdemocratico, Alleanza per la Sinistra, il Partito Popolare svedese (che rappresenta la minoranza linguistica svedese), i Verdi ad alcuni rappresentanti della Coalizione Nazionale, partito conservatore che ha la maggioranza nel Governo. Si sono opposti, invece, gli altri tre membri della Coalizione Nazionale, insieme con i democristiani, i centristi e i populisti dei Veri Finlandesi.
L’aspetto curioso è che la Finlandia può contare sulla maggioranza parlamentare sufficiente a favore del matrimonio ugualitario ed è per questo che i deputati di differenti partiti, da sinistra a destra, hanno fondato a settembre 2011 un gruppo di lavoro per portare avanti il progetto. Con l’avvento dei Veri Finlandesi, però, sembra che la Finlandia abbia intrapreso un cammino di separazione – almeno per quel che riguarda i diritti umani – dai suoi vicini scandinavi: ricordiamo che nel 2008 la Norvegia ha approvato le nozze gay, nel 2009 è stato il turno della Svezia, nel 2010 l’Islanda e infine nel 2012 la Danimarca.
Nonostante l’impegno delle forze contrarie, la società finlandese ha le idee ben chiare sull’uguaglianza di tutti i cittadini e i fatti recentemente avvenuti lo confermano. Dopo lo stop della commissione, infatti, l’unica possibilità che restava aperta per mandare avanti la legge era quella che una iniziativa legislativa popolare raccogliesse cinquantamila firme. Così il gruppo Tahdon 2013 ha iniziato, ieri, la raccolta di firme e in un solo giorno le ha raccolte tutte. Anzi, a dire il vero, al momento in cui scriviamo le firme raccolte sono oltre centomila…
La proposta era stata bocciata in seno alla Commissione Giustizia del Parlamento della Finlandia con nove voti contrari e otto a favore. Favorevoli sono stati i membri per Partito Socialdemocratico, Alleanza per la Sinistra, il Partito Popolare svedese (che rappresenta la minoranza linguistica svedese), i Verdi ad alcuni rappresentanti della Coalizione Nazionale, partito conservatore che ha la maggioranza nel Governo. Si sono opposti, invece, gli altri tre membri della Coalizione Nazionale, insieme con i democristiani, i centristi e i populisti dei Veri Finlandesi.
L’aspetto curioso è che la Finlandia può contare sulla maggioranza parlamentare sufficiente a favore del matrimonio ugualitario ed è per questo che i deputati di differenti partiti, da sinistra a destra, hanno fondato a settembre 2011 un gruppo di lavoro per portare avanti il progetto. Con l’avvento dei Veri Finlandesi, però, sembra che la Finlandia abbia intrapreso un cammino di separazione – almeno per quel che riguarda i diritti umani – dai suoi vicini scandinavi: ricordiamo che nel 2008 la Norvegia ha approvato le nozze gay, nel 2009 è stato il turno della Svezia, nel 2010 l’Islanda e infine nel 2012 la Danimarca.
Nonostante l’impegno delle forze contrarie, la società finlandese ha le idee ben chiare sull’uguaglianza di tutti i cittadini e i fatti recentemente avvenuti lo confermano. Dopo lo stop della commissione, infatti, l’unica possibilità che restava aperta per mandare avanti la legge era quella che una iniziativa legislativa popolare raccogliesse cinquantamila firme. Così il gruppo Tahdon 2013 ha iniziato, ieri, la raccolta di firme e in un solo giorno le ha raccolte tutte. Anzi, a dire il vero, al momento in cui scriviamo le firme raccolte sono oltre centomila…