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Che gli animali ci aiutino a vivere meglio è un dato di fatto: non solo quando li impieghiamo per la pet terapy o per aiutarci nelle varie disabilità , anche solo per il conforto che ci danno quando ne sentiamo il bisogno, quando ci vogliono bene senza aspettarsi niente in cambio.
Ma ecco che uno studio condotto da Kuopio University Hospital, in Finlandia, ha stabilito che i bambini che vivono a contatto con gli animali si ammalano meno, il loro sistema immunitario è più forte e di conseguenza usano meno antibiotici. Magari con il fatto che gli animali entrano ed escono continuamente da casa, portano i bambini a contatto con germi e batteri, peli, terra e tutte quelle particelle con cui l’animale gioca o tocca.
“I nostri risultati – spiega l’autore, Eija Bergroth – supportano la teoria secondo la quale, durante il primo anno di vita, i contatti tra bambini e animali sono importanti, perché possono indurre una migliore resistenza alle malattie infettive respiratorie durante l’infanzia. È plausibile ipotizzare inoltre che se il cane è spesso fuori casa, si sporchi di più e, inevitabilmente rientrando, introduca nell’ambiente domestico più microbi che finiscono, in qualche modo, con lo stimolare il sistema immunitario del bambino“.
Durante la ricerca sono stati presi in esame 397 bambini- tutti nati tra il centro e l’est della Finlandia tra il 2002 e il 2005- i contatti presi con gli animali domestici, la frequenza dei sintomi respiratori e delle infezioni, ed è risultato che solo il 35% dei bimbi era entrato in contatto con un cane e il 24%con un gatto, e si è anche riscontrato il 44% di infezioni, come le otiti, in meno e quindi meno ricorso agli antibiotici.
FONTE ETICAMENTE.NET
Finlandia, gli animali domestici migliorano la nostra vita
Il 02/10/2013
Ma ecco che uno studio condotto da Kuopio University Hospital, in Finlandia, ha stabilito che i bambini che vivono a contatto con gli animali si ammalano meno, il loro sistema immunitario è più forte e di conseguenza usano meno antibiotici. Magari con il fatto che gli animali entrano ed escono continuamente da casa, portano i bambini a contatto con germi e batteri, peli, terra e tutte quelle particelle con cui l’animale gioca o tocca.
“I nostri risultati – spiega l’autore, Eija Bergroth – supportano la teoria secondo la quale, durante il primo anno di vita, i contatti tra bambini e animali sono importanti, perché possono indurre una migliore resistenza alle malattie infettive respiratorie durante l’infanzia. È plausibile ipotizzare inoltre che se il cane è spesso fuori casa, si sporchi di più e, inevitabilmente rientrando, introduca nell’ambiente domestico più microbi che finiscono, in qualche modo, con lo stimolare il sistema immunitario del bambino“.
Durante la ricerca sono stati presi in esame 397 bambini- tutti nati tra il centro e l’est della Finlandia tra il 2002 e il 2005- i contatti presi con gli animali domestici, la frequenza dei sintomi respiratori e delle infezioni, ed è risultato che solo il 35% dei bimbi era entrato in contatto con un cane e il 24%con un gatto, e si è anche riscontrato il 44% di infezioni, come le otiti, in meno e quindi meno ricorso agli antibiotici.
FONTE ETICAMENTE.NET
