« Indietro
Finlandia ai primi posti per il benessere dei bambini
Il 11/04/2013
I Paesi Bassi con Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia ai primi posti nella classifica dei luoghi che garantiscono il benessere dei bambini. Mentre quattro Paesi dell'Europa meridionale – Grecia, Italia, Portogallo e Spagna – si trovano nella metà inferiore della classifica.
La classifica è stilata dal Report Card 11 uno studio sul benessere dei bambini nei Paesi ricchi, presentato oggi dal Centro di Ricerca Innocenti dell’Unicef. Il rapporto valuta il benessere materiale secondo indicatori che riguardano la salute e sicurezza; istruzione; comportamenti e rischi; condizioni abitative e ambientali. “L’Italia è al 23° posto nell’area del benessere materiale – dichiara il presidente dell’Unicef Italia Giacomo Guerrera - al 17° posto nella salute e sicurezza, al 25° posto nell'istruzione; al 21° posto per quanto riguarda le condizioni abitative e ambientali. In Italia il 17% dei bambini – pari a circa 1.750.000 minorenni – vive sotto la soglia di povertà. L’Italia ha anche il più alto tasso 'Neet' (Not in Education, Employment or Training) di tutti i Paesi industrializzati, dopo la Spagna, con l’11% dei giovani che non sono iscritti a scuola, non lavorano e non frequentano corsi di formazione”.
LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO SUL PORTALE TISCALI
La classifica è stilata dal Report Card 11 uno studio sul benessere dei bambini nei Paesi ricchi, presentato oggi dal Centro di Ricerca Innocenti dell’Unicef. Il rapporto valuta il benessere materiale secondo indicatori che riguardano la salute e sicurezza; istruzione; comportamenti e rischi; condizioni abitative e ambientali. “L’Italia è al 23° posto nell’area del benessere materiale – dichiara il presidente dell’Unicef Italia Giacomo Guerrera - al 17° posto nella salute e sicurezza, al 25° posto nell'istruzione; al 21° posto per quanto riguarda le condizioni abitative e ambientali. In Italia il 17% dei bambini – pari a circa 1.750.000 minorenni – vive sotto la soglia di povertà. L’Italia ha anche il più alto tasso 'Neet' (Not in Education, Employment or Training) di tutti i Paesi industrializzati, dopo la Spagna, con l’11% dei giovani che non sono iscritti a scuola, non lavorano e non frequentano corsi di formazione”.
LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO SUL PORTALE TISCALI