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Ecco chi è Hilla Okkonen, il nuovo addetto culturale all’Ambasciata di Finlandia a Roma


Cultfinlandia ha intervistato Hilla Okkonen, da qualche mese addetto culturale all'Ambasciata di Finlandia a Roma. Ecco di seguito la nostra conversazione. Grazie a Hilla per la sua disponibilità e buona lettura!

Vorrei presentarti al pubblico italiano: quali sono stati i tuoi studi e qual è la tua specializzazione?
Mi sono laureata all'Università di Bologna: ho fatto il triennale di DAMS, indirizzo cinema e poi la
magistrale di CITEM (cinema, televisione e produzione multimediale). Insomma, specializzazione cinema ma anche la produzione culturale. La tesi l'ho scritta sui autori del cinema finlandese e sull'educazione sul cinema nelle scuole finlandesi. Oltre il cinema, la musica per me è importantissima: ho studiato il pianoforte e l'oboe presso il Conservatorio di Oulu. Ritengo che anche l'esperienza lavorativa fa parte della "scuola": prima di iniziare a lavorare all'Ambasciata ho lavorato ad esempio presso il più grande festival di cinema della Finlandia: Love & Anarchy. Li ho imparato tantissimo sulla produzione degli eventi culturali.

Puoi spiegarci in cosa consiste il tuo ruolo di addetto culturale in Ambasciata e quali progetti stai seguendo?
Coordino la produzione degli eventi culturali dell'Ambasciata e quelli organizzati in collaborazione: quest'anno ad esempio la mostra itinerante Vetro & Dipinti dell'artista finlandese Markku Piri che è stato inaugurato appena a Firenze; Nordic Film Fest (4.-7.5.) organizzato in collaborazione con le altre ambasciate dei paesi nordici; Pisa Book Festival a novembre (quest'anno il paese tema è la Finlandia, perciò l'Ambasciata collabora con il festival); la festa di ballo finlandese che organizzeremo a giugno in collaborazione con We Love Helsinki; il seminario sulla cittadinanza attiva che si terrà il 15.6. e così avanti. Seguo tutti questi progetti e in più rispondo ad esempio alle domande delle persone che vogliono andare a studiare in Finlandia, mi occupo anche della comunicazione insieme ad altri colleghi.

Da quanto sei in Italia?
Sono arrivata a ottobre per iniziare questo lavoro a Roma. Prima di venire a Roma ho vissuto due anni a Helsinki. Prima ancora sono stata sei anni in Italia per gli studi (di cui uno era anno sabbatico appena dopo il liceo).

Per il tuo lavoro segui eventi di letteratura, arte, musica, cinema, teatro etc. Quali sono le principali differenze tra la cultura finlandese e italiana dal tuo punto di vista?
Non mi piace generalizzare troppo quando si parla di arte e cultura. Ogni artista, scrittore e regista etc. ha la libertà di espressione che di natura sua non riconosce i limiti delle nazioni. Le fonti d'ispirazione per gli artisti sono varie, e spesso si trovano anche lontano da casa. Generalizzando un po', al nord è riconoscibile una tendenza verso un minimalismo (estetico), su vari livelli, dove in Italia domina una certa abbondanza.

Da giovane donna che vive nel nostro paese ormai da diversi mesi, come vedi la cultura giovane italiana? Ci sono degli aspetti che ti hanno colpito rispetto alle proposte giovanili finlandesi?
Non è una domanda facile questa e si potrebbe affrontare la questione da tanti diversi aspetti. Ammetto che conosco meglio il mondo della cultura finlandese contemporanea di quello italiano, per esempio con la pittura italiana sono rimasta un po' nel 1900! Invece il cinema italiano contemporaneo lo sto seguendo molto, ci sono alcuni registi che trovo molto interessanti, fra loro Alice Rohrwacher e Paolo Sorrentino.
Naturalmente la cultura è sempre collegata all'ambiente esterno e al momento storico attuale: in quel senso in Europa i diversi paesi devono affrontare gli stessi problemi e gli artisti europei si trovano a commentare anche gli stessi fenomeni.

Vuoi condividere con noi un fatto accaduto, un ricordo, qualcosa di questi primi mesi a cui sei particolarmente legata?
Abbiamo inaugurato il 22 marzo a Firenze la mostra dell'artista finlandese Markku Piri: Vetro & Dipinti – un finlandesealla corte dei Medici. È stata una giornata bellissima, per me anche una festa della collaborazione. Per qualsiasi progetto culturale ci vuole un impegno e lavoro di tante persone. Questo è uno di tanti aspetti che mi piace nel mio lavoro!