« Indietro
Cucina finlandese a Genova con Sasu Laukkonen
Il 18/05/2013
Evento culinario a Genova, all’interno della quattro giorni di Slow Fish, nel Porto Antico. Quattro eventi e quattro ospiti: Yoji Tokuyoshi, sous chef di Massimo Bottura; Sasu Laukkonen, giovane chef di Helsinki il cui ristorante è stato nominato il migliore della Finlandia nel 2012; Janne Länsipuro, agricoltore biodinamico e forager finlandese; Gianluca Pederzoli, modenese e amante del buon bere. L’11 e il 12 maggio scorso la ciurma di Postrivoro ha realizzato due pranzi speciali per sole venti persone al Banano Tsunami, chiatta ormeggiata tra l’Acquario ed Eataly che di sera diventa un locale molto amato dai Genovesi.
L’11 maggio ai fornelli c’era Sasu Laukkonen, seguito il 12 daYoji Tokuyoshi, entrambi con gli abbinamenti nel bicchiere di Gianluca Pederzoli. Da tradizione hanno mantenuto la formula che distingue Postrivoro sin dalla nascita: solo venti sedute, un menù speciale e irripetibile ossia un mix di accurate casualità frutto dell’abbinamento di un sous chef, un esperto di vini, quindi ingredienti a cui stagionalità e territorialità dettano la lista della spesa.
“Volevo portare qualcosa con me dalla Finlandia – ha raccontato Sasu Laukkonen ad acquabuona.it – ma insieme speravo anche di farmi sorprendere da quello che avrei trovato a Genova e dintorni. Così è stato. All’ultimo minuto ho usato persino i pampini di una vite che si trovava sul retro della cucina”. All’approvigionamento vegetale ha pensato Janne Länsipuro, che in Finlandia si occupa proprio di fornire ai migliori ristoranti le verdure e le erbe spontanee, coltivando le prime nella sua fattoria biodinamica e andando a reperire le seconde tra boschi e dirupi.
LEGGI L'INTERVISTA COMPLETA A SASU LAUKKONEN
L’11 maggio ai fornelli c’era Sasu Laukkonen, seguito il 12 daYoji Tokuyoshi, entrambi con gli abbinamenti nel bicchiere di Gianluca Pederzoli. Da tradizione hanno mantenuto la formula che distingue Postrivoro sin dalla nascita: solo venti sedute, un menù speciale e irripetibile ossia un mix di accurate casualità frutto dell’abbinamento di un sous chef, un esperto di vini, quindi ingredienti a cui stagionalità e territorialità dettano la lista della spesa.
“Volevo portare qualcosa con me dalla Finlandia – ha raccontato Sasu Laukkonen ad acquabuona.it – ma insieme speravo anche di farmi sorprendere da quello che avrei trovato a Genova e dintorni. Così è stato. All’ultimo minuto ho usato persino i pampini di una vite che si trovava sul retro della cucina”. All’approvigionamento vegetale ha pensato Janne Länsipuro, che in Finlandia si occupa proprio di fornire ai migliori ristoranti le verdure e le erbe spontanee, coltivando le prime nella sua fattoria biodinamica e andando a reperire le seconde tra boschi e dirupi.
LEGGI L'INTERVISTA COMPLETA A SASU LAUKKONEN