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Ancora sul pikkujoulu dell’8 dicembre a Roma…
Il 10/12/2013
Tra le prime cose che vengono in mente quando si pensa alla Finlandia, inevitabilmente spicca tutto ciò che riguarda l'atmosfera natalizia: neve, renne, canti ed ovviamente Joulupukki, il vanha ukki dalla valkoparta, che secondo la tradizione risiede proprio dalle parti del Korvatunturi. Per noi del corso intermedio di finlandese promosso dall'Associazione Suomi-seura si è trattato del secondo pikkujoulu, una festa che permette di iniziare ad immergersi nel clima natalizio visto che si tiene proprio l'8 di dicembre.
Ma soprattutto, e qui sveliamo un retroscena gustoso, il pikkujoulu rappresenta anche il momento in cui noi studenti ci troviamo a cantare in coro una canzone in finlandese preparata durante le lezioni precedenti. Ebbene si: se l'anno scorso ci siamo cimentati in due classici joululaulut come Joulupukki matkaan jo käy e Tonttujen jouluyö, in questa occasione abbiamo deciso di rispolverare un grande classico come Olen suomalainen, divertendoci nelle settimane precedenti a vedere come fosse diversa la trasposizione finlandese rispetto all'originale L'Italiano di Toto Cutugno. Personalmente ero assente alla prova generale del giorno prima, ma ero fiducioso nelle indiscusse doti canore dei miei compagni di corso...
Dopo aver assistito alla messa per l'indipendenza presso la chiesa di Santa Dorotea, scoprendo di riuscire a capire qualche parola in più rispetto all'anno scorso, siamo stati accolti nel Circolo Scandinavo che si trova in Via della Lungara. Si tratta di un punto di ritrovo della cultura scandinava, di cui colpisce subito la presenza di tanti libri scritti non solo in finlandese ma anche in danese, islandese, norvegese e svedese. In attesa di iniziare a cantare, mi sono diretto subito verso il banchetto dove era possibile prendere un bicchiere fumante del mio amatissimo glögi - ok, forse più di uno! - ed assaggiare qualche specialità culinaria tradizionale. Alla festa era presente anche l'ambasciatore Petri Tuomi-Nikula oltre a tanti iscritti alla Suomi-seura con tanto di amici e familiari al seguito; ho subito pensato che avremmo avuto davvero un pubblico delle grandi occasioni.
Chiamati on the stage ed accompagnati da un piccolo ma valido chitarrista, le ansie da prestazione sono presto svanite e ci siamo presi il nostro applauso: probabilmente in faccia avevamo la stessa espressione sorridente ed inebetita degli scolari che si esibiscono nelle recite di fine anno, ma va bene così! Dopo di noi è stato il turno dei bambini, che hanno intonato Joulupukki, joulupukki strappandoci più di un sorriso.
In tema di pargoletti, ad attirare la loro attenzione ci ha pensato Joulupukki in persona, che al pikkujoulu non manca mai e distribuisce loro gli agognati regali.
Dopo esserci rilassati nella bella terrazza del circolo, a costo di prenderci qualche goccia di pioggia, per concludere si è tenuta l'estrazione della lotteria. Un quarto d'ora di adrenalina pura in cui, ahimé, è svanito il sogno di vincere il pernottamento di due notti per due persone in un albergo ad Helsinki cui consisteva il primo premio. Pazienza: tanto spero di passarlo direttamente in Finlandia il prossimo natale, ma nel frattempo ho avuto modo di goderne l'atmosfera a Trastevere in questa divertente serata.
Hei sitten ja hauskaa joulua!
Gabriele Ludovici
Ma soprattutto, e qui sveliamo un retroscena gustoso, il pikkujoulu rappresenta anche il momento in cui noi studenti ci troviamo a cantare in coro una canzone in finlandese preparata durante le lezioni precedenti. Ebbene si: se l'anno scorso ci siamo cimentati in due classici joululaulut come Joulupukki matkaan jo käy e Tonttujen jouluyö, in questa occasione abbiamo deciso di rispolverare un grande classico come Olen suomalainen, divertendoci nelle settimane precedenti a vedere come fosse diversa la trasposizione finlandese rispetto all'originale L'Italiano di Toto Cutugno. Personalmente ero assente alla prova generale del giorno prima, ma ero fiducioso nelle indiscusse doti canore dei miei compagni di corso...
Dopo aver assistito alla messa per l'indipendenza presso la chiesa di Santa Dorotea, scoprendo di riuscire a capire qualche parola in più rispetto all'anno scorso, siamo stati accolti nel Circolo Scandinavo che si trova in Via della Lungara. Si tratta di un punto di ritrovo della cultura scandinava, di cui colpisce subito la presenza di tanti libri scritti non solo in finlandese ma anche in danese, islandese, norvegese e svedese. In attesa di iniziare a cantare, mi sono diretto subito verso il banchetto dove era possibile prendere un bicchiere fumante del mio amatissimo glögi - ok, forse più di uno! - ed assaggiare qualche specialità culinaria tradizionale. Alla festa era presente anche l'ambasciatore Petri Tuomi-Nikula oltre a tanti iscritti alla Suomi-seura con tanto di amici e familiari al seguito; ho subito pensato che avremmo avuto davvero un pubblico delle grandi occasioni.
Chiamati on the stage ed accompagnati da un piccolo ma valido chitarrista, le ansie da prestazione sono presto svanite e ci siamo presi il nostro applauso: probabilmente in faccia avevamo la stessa espressione sorridente ed inebetita degli scolari che si esibiscono nelle recite di fine anno, ma va bene così! Dopo di noi è stato il turno dei bambini, che hanno intonato Joulupukki, joulupukki strappandoci più di un sorriso.
In tema di pargoletti, ad attirare la loro attenzione ci ha pensato Joulupukki in persona, che al pikkujoulu non manca mai e distribuisce loro gli agognati regali.
Dopo esserci rilassati nella bella terrazza del circolo, a costo di prenderci qualche goccia di pioggia, per concludere si è tenuta l'estrazione della lotteria. Un quarto d'ora di adrenalina pura in cui, ahimé, è svanito il sogno di vincere il pernottamento di due notti per due persone in un albergo ad Helsinki cui consisteva il primo premio. Pazienza: tanto spero di passarlo direttamente in Finlandia il prossimo natale, ma nel frattempo ho avuto modo di goderne l'atmosfera a Trastevere in questa divertente serata.
Hei sitten ja hauskaa joulua!
Gabriele Ludovici