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Al museo Amos Anderson opere dei Millennials e una nuova sede per il 2018 | Helsinki
Il 30/08/2017
Quest'estate siamo andati in Finlandia per vedere cosa offre il Paese nell'anno del centenario dell'indipendenza che si celebra il prossimo 6 dicembre. Il nostro viaggio non può che partire dalla capitale dove, archiviato definitivamente il progetto del Guggenheim, si attende per agosto 2018 l'inaugurazione della nuova sede del museo Amos Anderson: l'Amos Rex.
Il nome di Amos Anderson, editore finanziario, politico e mecenate delle arti (1878-1961), è conosciuto anche in Italia per la splendida Villa Lante al Gianicolo, gioiello dell'architettura rinascimentale romana acquistata dal magnate circa cinquant'anni fa, sede oggi dell'Istituto culturale finlandese di studi classici.
Quasi contemporaneamente Anderson inaugurò la sua casa museo a Helsinki, a pochi passi dalla stazione, oggi tra i più importanti musei privati finlandesi e sede di mostre di arte antica e contemporanea. L'edificio si arricchisce negli anni di un'importante collezione di Primitivi italiani, arte dell'Ottocento e del Novecento finlandese e internazionale.
Synnöve Malmström, curatrice ed esperta delle collezioni, Katariina Timonen, assistente alle mostre, e un gruppo di giovanissimi volontari ci conducono tra le sale dell'ultimo progetto espositivo realizzato nella sede storica, Generation 2017, aperto fino al 3 settembre. Per chiudere questo capitolo della storia del museo, il direttore Kai Kartio e la curatrice Laura Köönikkä hanno lanciato una call aperta a tutti i giovani fino a 23 anni, artisti e non, che avessero delle opere da sottoporre. Ne sono state selezionate 42, a formare una rassegna sulla creatività dei Millennials finlandesi, tra artigianato ed elettronica, arte tessile, microsculture, performance, video e tanta ironia.
Al termine di questa mostra si chiuderanno i battenti del museo. E poi? Timo Riitamaa, communications officer, ci spiega cosa avverrà tra un anno.
La nuova sede in costruzione, progettata dallo studio di architetti JKMM, vedrà lo spostamento degli uffici e delle collezioni, l'ampliamento degli spazi espositivi, di quelli dedicati al pubblico, ai workshop, al settore educativo e al merchandising.
Il nuovo museo si chiamerà Amos Rex, sarà di proprietà del Föreningen Konstsamfundet e della Città di Helsinki; riqualificherà la preesistente struttura di Lasipalatsi, un bell'edificio modernista a vetri (in finlandese: lasi) che svetta sulla via principale di Helsinki, famoso per ospitare un popolare cinema, il Rex. Conterà 6 300 mq spianati tra il Parlamento e il centro commerciale Stockmann, di fronte al Kiasma di Steven Holl. Tale enorme superficie non svetterà sullo skyline di Helsinki (tranne il logo, che come un faro sarà visibile dai vari punti della città) ma si appoggerà su Lasipalatsi occupandone delle aree, per infilarsi poi sotto la piazza retrostante da cui riemergerà infine con dei coni futuristici, fonte di luce e aria.
2 000 i metri quadri dedicati alle mostre, in vaste sale dalle linee organiche, ma conservando anche spazi ortogonali, più tradizionali. Guardando il rendering degli interni ci torna alla mente il MAAT di Lisbona, l'avveniristico museo la cui facciata è un'onda di fronte al fiume Tago, al cui interno si ha l'impressione di essere nella pancia di una balena. Forme audaci all'esterno come all'interno, che creano un diverso modo di muoversi ed esperire gli spazi espositivi: una bella sfida per i curatori, che dopo l'età del white cube si interfacciano sempre più con estese superfici dalle linee sinuose, dalle pareti ondulate e senza separazioni, dove la sensazione di immersività è predominante e il colpo d'occhio spettacolare.
Ancora top secret il programma di mostre previsto per l'apertura. Non ci resta che aspettare e prenotare per tempo il nostro biglietto per Helsinki.
Nell'attesa possiamo seguire su Twitter e Instagram l'hashtag #Suomi100 per vedere le iniziative correlate alle celebrazioni del centenario dell'indipendenza.
Il nome di Amos Anderson, editore finanziario, politico e mecenate delle arti (1878-1961), è conosciuto anche in Italia per la splendida Villa Lante al Gianicolo, gioiello dell'architettura rinascimentale romana acquistata dal magnate circa cinquant'anni fa, sede oggi dell'Istituto culturale finlandese di studi classici.
Quasi contemporaneamente Anderson inaugurò la sua casa museo a Helsinki, a pochi passi dalla stazione, oggi tra i più importanti musei privati finlandesi e sede di mostre di arte antica e contemporanea. L'edificio si arricchisce negli anni di un'importante collezione di Primitivi italiani, arte dell'Ottocento e del Novecento finlandese e internazionale.
Synnöve Malmström, curatrice ed esperta delle collezioni, Katariina Timonen, assistente alle mostre, e un gruppo di giovanissimi volontari ci conducono tra le sale dell'ultimo progetto espositivo realizzato nella sede storica, Generation 2017, aperto fino al 3 settembre. Per chiudere questo capitolo della storia del museo, il direttore Kai Kartio e la curatrice Laura Köönikkä hanno lanciato una call aperta a tutti i giovani fino a 23 anni, artisti e non, che avessero delle opere da sottoporre. Ne sono state selezionate 42, a formare una rassegna sulla creatività dei Millennials finlandesi, tra artigianato ed elettronica, arte tessile, microsculture, performance, video e tanta ironia.
Al termine di questa mostra si chiuderanno i battenti del museo. E poi? Timo Riitamaa, communications officer, ci spiega cosa avverrà tra un anno.
La nuova sede in costruzione, progettata dallo studio di architetti JKMM, vedrà lo spostamento degli uffici e delle collezioni, l'ampliamento degli spazi espositivi, di quelli dedicati al pubblico, ai workshop, al settore educativo e al merchandising.
Il nuovo museo si chiamerà Amos Rex, sarà di proprietà del Föreningen Konstsamfundet e della Città di Helsinki; riqualificherà la preesistente struttura di Lasipalatsi, un bell'edificio modernista a vetri (in finlandese: lasi) che svetta sulla via principale di Helsinki, famoso per ospitare un popolare cinema, il Rex. Conterà 6 300 mq spianati tra il Parlamento e il centro commerciale Stockmann, di fronte al Kiasma di Steven Holl. Tale enorme superficie non svetterà sullo skyline di Helsinki (tranne il logo, che come un faro sarà visibile dai vari punti della città) ma si appoggerà su Lasipalatsi occupandone delle aree, per infilarsi poi sotto la piazza retrostante da cui riemergerà infine con dei coni futuristici, fonte di luce e aria.
2 000 i metri quadri dedicati alle mostre, in vaste sale dalle linee organiche, ma conservando anche spazi ortogonali, più tradizionali. Guardando il rendering degli interni ci torna alla mente il MAAT di Lisbona, l'avveniristico museo la cui facciata è un'onda di fronte al fiume Tago, al cui interno si ha l'impressione di essere nella pancia di una balena. Forme audaci all'esterno come all'interno, che creano un diverso modo di muoversi ed esperire gli spazi espositivi: una bella sfida per i curatori, che dopo l'età del white cube si interfacciano sempre più con estese superfici dalle linee sinuose, dalle pareti ondulate e senza separazioni, dove la sensazione di immersività è predominante e il colpo d'occhio spettacolare.
Ancora top secret il programma di mostre previsto per l'apertura. Non ci resta che aspettare e prenotare per tempo il nostro biglietto per Helsinki.
Nell'attesa possiamo seguire su Twitter e Instagram l'hashtag #Suomi100 per vedere le iniziative correlate alle celebrazioni del centenario dell'indipendenza.