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Ci siamo: il 30 agosto inaugura il nuovo museo di arte contemporanea Amos Rex a Helsinki (ne avevamo parlato un anno fa qui). Il collettivo giapponese teamLab è protagonista della mostra inaugurale.
L'avveniristico museo, progettato dallo studio di architetti JKMM, sostituisce l'edificio storico di Yrjönkatu - che rimane, seppur chiuso al pubblico - e si presenta nel panorama dei musei finlandesi come una sede dal sicuro impatto per le forme architettoniche audaci.
Cambia l'indirizzo, cambia il nome, cambiano gli spazi. Il nuovo Amos di proprietà del Föreningen Konstsamfundet ingloba il preesistente Lasipalatsi e lo storico cinema degli anni Trenta Bio Rex, da cui prende il nome, che sarà utilizzato per proiezioni di video e film. Il museo si articola in 13000 mq totali (compresi gli spazi esterni), di cui 2200 dedicati alle mostre; gli spazi espositivi sono collocati sotto il livello stradale e prendono luce dai lucernari che si affacciano sulla piazza Narinkkatori come telescopi di un sottomarino, coni che circondano la torre con il logo del museo, come un faro visibile da vari punti della città.
50 milioni di euro il budget investito, tutto coperto da fondi privati. Abbiamo parlato con Asmo Jaaksi, architetto cofondatore dello studio JKMM: "Su questa piazza esistono tre secoli di storia: le caserme del periodo russo, l'edificio modernista di Lasipalatsi, le arterie della viabilità della città contemporanea. L'idea dei coni sulla piazza nasce dall'esigenza di coniugare il contesto urbano già caratterizzato in cui il nuovo museo si inserisce e la richiesta di spazi interni aperti e flessibili per accogliere nuove forme d'arte". I coni sono ora sono entrati nel paesaggio di Helsinki come le colline di roccia su cui la città è costruita.
A inaugurare Amos Rex la mostra Massless del collettivo giapponese teamLab. E' un inizio programmatico che annuncia progetti sperimentali, digitali, futuristici, a cui ben si presta l'aula interna dalle volte ondulate che salgono a vortice versono i lucernari.
teamLab è una realtà forse unica nel suo genere, composta da 500 artisti, programmatori, matematici, architetti, grafici, scrittori che hanno come focus "riconfigurare la realtà' attraverso progetti collettivi e studiare il comportamento umano nell'età dell'informatica". Hanno il loro spazio permanente al Mori Digital Art Museum in Giappone e sono contemporaneamente in mostra alla Villette di Parigi (fino al 9.9.2018). Amos Rex ospita la loro prima mostra nel Baltico.
All'interno lo spazio è stato diviso in 4 ambienti, ognuno ospitante un'installazione digitale che ricrea elementi della natura: le onde; particelle di acqua che salgono verso il soffitto; una giungla che vive in base al comportamento dei visitatori nella sala; una danza di corvi che quando incontrano i visitatori nella loro traiettoria si trasformano in fiori. Ognuna di queste installazioni richiede un impegno tecnico notevole. Anastasia Isakova, exhibition assistant, ci racconta che l'installazione è stata realizzata da circa 50 persone, tra i rappresentanti di teamLab e il personale museale, con la collaborazione di Pro AV e di Epson per la parte tecnica, che in questa prima mostra conta circa 150 proiettori.
Uno spazio tradizionale interrompe il percorso. Entrando vi troviamo la collezione permanente, curata da Synnöve Malmström. Per l'apertura si è scelto di presentare al pubblico la collezione di Sigurd Frosterus di arte finlandese post-Impressionista.
Ricordiamo ai lettori di Cultfinlandia che Amos Anderson (1878-1961), editore finanziario, politico e mecenate delle arti, è conosciuto in Italia per la splendida Villa Lante al Gianicolo, acquistata dal magnate circa cinquant'anni fa, sede oggi dell'Istituto culturale finlandese di studi classici. Quasi contemporaneamente Anderson inaugurò il suo museo privato, a pochi passi dalla stazione, tra i più importanti musei privati finlandesi.
Il direttore Kai Kartio, da quasi venti anni alla guida del museo, sottolinea il desiderio di aprire a pubblici nuovi, come già in parte fatto con la mostra di chiusura dell'Amos Anderson : “Part of the exhibition is aimed specifically at children and the young at heart”. Le mostre di Amos Rex, continua, riguarderanno sia l'arte del passato che le espressioni più contemporanee, su tre pilastri programmatici: arte contemporanea sperimentale e tecnicamente innovativa; Modernismo del XX secolo e culture antiche. "The goal will be for the past, present and future to produce unique experiences and surprising encounters beneath and above ground, and on the screen" leggiamo sul sito.
L'ingresso del complesso affaccia sul corso principale di Mannerheimintie, quasi di fronte al Kiasma. E rimane da capire in che modo i due importanti musei di arte contemporanea si differenzieranno nella loro programmazione, vista la loro stretta vicinanza.
Qui a Helsinki le temperature sono già autunnali. Una nuova stagione inizia per il pubblico finlandese.
A Helsinki il nuovo Amos Rex apre con la prima mostra di teamLab nel Baltico | fino al 6.1.2019
Il 29/08/2018
Ci siamo: il 30 agosto inaugura il nuovo museo di arte contemporanea Amos Rex a Helsinki (ne avevamo parlato un anno fa qui). Il collettivo giapponese teamLab è protagonista della mostra inaugurale.
L'avveniristico museo, progettato dallo studio di architetti JKMM, sostituisce l'edificio storico di Yrjönkatu - che rimane, seppur chiuso al pubblico - e si presenta nel panorama dei musei finlandesi come una sede dal sicuro impatto per le forme architettoniche audaci.
Cambia l'indirizzo, cambia il nome, cambiano gli spazi. Il nuovo Amos di proprietà del Föreningen Konstsamfundet ingloba il preesistente Lasipalatsi e lo storico cinema degli anni Trenta Bio Rex, da cui prende il nome, che sarà utilizzato per proiezioni di video e film. Il museo si articola in 13000 mq totali (compresi gli spazi esterni), di cui 2200 dedicati alle mostre; gli spazi espositivi sono collocati sotto il livello stradale e prendono luce dai lucernari che si affacciano sulla piazza Narinkkatori come telescopi di un sottomarino, coni che circondano la torre con il logo del museo, come un faro visibile da vari punti della città.
50 milioni di euro il budget investito, tutto coperto da fondi privati. Abbiamo parlato con Asmo Jaaksi, architetto cofondatore dello studio JKMM: "Su questa piazza esistono tre secoli di storia: le caserme del periodo russo, l'edificio modernista di Lasipalatsi, le arterie della viabilità della città contemporanea. L'idea dei coni sulla piazza nasce dall'esigenza di coniugare il contesto urbano già caratterizzato in cui il nuovo museo si inserisce e la richiesta di spazi interni aperti e flessibili per accogliere nuove forme d'arte". I coni sono ora sono entrati nel paesaggio di Helsinki come le colline di roccia su cui la città è costruita.
A inaugurare Amos Rex la mostra Massless del collettivo giapponese teamLab. E' un inizio programmatico che annuncia progetti sperimentali, digitali, futuristici, a cui ben si presta l'aula interna dalle volte ondulate che salgono a vortice versono i lucernari.
teamLab è una realtà forse unica nel suo genere, composta da 500 artisti, programmatori, matematici, architetti, grafici, scrittori che hanno come focus "riconfigurare la realtà' attraverso progetti collettivi e studiare il comportamento umano nell'età dell'informatica". Hanno il loro spazio permanente al Mori Digital Art Museum in Giappone e sono contemporaneamente in mostra alla Villette di Parigi (fino al 9.9.2018). Amos Rex ospita la loro prima mostra nel Baltico.
All'interno lo spazio è stato diviso in 4 ambienti, ognuno ospitante un'installazione digitale che ricrea elementi della natura: le onde; particelle di acqua che salgono verso il soffitto; una giungla che vive in base al comportamento dei visitatori nella sala; una danza di corvi che quando incontrano i visitatori nella loro traiettoria si trasformano in fiori. Ognuna di queste installazioni richiede un impegno tecnico notevole. Anastasia Isakova, exhibition assistant, ci racconta che l'installazione è stata realizzata da circa 50 persone, tra i rappresentanti di teamLab e il personale museale, con la collaborazione di Pro AV e di Epson per la parte tecnica, che in questa prima mostra conta circa 150 proiettori.
Uno spazio tradizionale interrompe il percorso. Entrando vi troviamo la collezione permanente, curata da Synnöve Malmström. Per l'apertura si è scelto di presentare al pubblico la collezione di Sigurd Frosterus di arte finlandese post-Impressionista.
Ricordiamo ai lettori di Cultfinlandia che Amos Anderson (1878-1961), editore finanziario, politico e mecenate delle arti, è conosciuto in Italia per la splendida Villa Lante al Gianicolo, acquistata dal magnate circa cinquant'anni fa, sede oggi dell'Istituto culturale finlandese di studi classici. Quasi contemporaneamente Anderson inaugurò il suo museo privato, a pochi passi dalla stazione, tra i più importanti musei privati finlandesi.
Il direttore Kai Kartio, da quasi venti anni alla guida del museo, sottolinea il desiderio di aprire a pubblici nuovi, come già in parte fatto con la mostra di chiusura dell'Amos Anderson : “Part of the exhibition is aimed specifically at children and the young at heart”. Le mostre di Amos Rex, continua, riguarderanno sia l'arte del passato che le espressioni più contemporanee, su tre pilastri programmatici: arte contemporanea sperimentale e tecnicamente innovativa; Modernismo del XX secolo e culture antiche. "The goal will be for the past, present and future to produce unique experiences and surprising encounters beneath and above ground, and on the screen" leggiamo sul sito.
L'ingresso del complesso affaccia sul corso principale di Mannerheimintie, quasi di fronte al Kiasma. E rimane da capire in che modo i due importanti musei di arte contemporanea si differenzieranno nella loro programmazione, vista la loro stretta vicinanza.
Qui a Helsinki le temperature sono già autunnali. Una nuova stagione inizia per il pubblico finlandese.