« Indietro
Profondo Nord: così si intitola il concerto inaugurale della nuova stagione sinfonica dell'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Jader Bignamini dirigerà tre capolavori sinfonismo nordico: le due Suites dal Peer Gynt di Edvard Grieg, con il concerto per flauto FS119 di Carl Nielsen (solista Andrea Griminelli), e con il Concerto in re minore per violino e orchestra op.47 di Jean Sibelius affidato a Andrey Baranov. Il Concerto di Sibelius, scritto fra 1903 e 1905, e molto legato alla tradizione concertistica ottocentesca di Mendelssohn, Brahms, Cajkovskij, è tuttavia privo di formalismi classici, e si affida a un’inventiva melodica che lo ha reso popolarissimo fra i grandi violinisti del nostro tempo. È uno dei cavalli di battaglia di Baranov che è stato allievo di Pierre Amoyal, vincitore del Concorso Internazionale Regina Elisabetta di Bruxelles 2012, dei concorsi Benjamin Britten e Henri Marteau, membro fondatore del Quartetto David Oistrakh, primo violino dell'Orchestra MusicAeterna diretta da Teodor Currentzis. Completa il concerto milanese una nuova Expo Variation di Nicola Campogrande, questa volta dedicata al Brasile (commissione laVerdi, prima assoluta). All'Auditorium di Milano giovedì 17 settembre (ore 20.30) con repliche venerdì 18 (alle 20.00) e domenica 20 (alle 16.00).
Home » Classica • Musica • Musica editoriale » Andrey Baranov suona il Concerto per violino di Sibelius – Milano 17, 18, 20 settembre
Andrey Baranov suona il Concerto per violino di Sibelius – Milano 17, 18, 20 settembre
Il 02/09/2015
Profondo Nord: così si intitola il concerto inaugurale della nuova stagione sinfonica dell'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Jader Bignamini dirigerà tre capolavori sinfonismo nordico: le due Suites dal Peer Gynt di Edvard Grieg, con il concerto per flauto FS119 di Carl Nielsen (solista Andrea Griminelli), e con il Concerto in re minore per violino e orchestra op.47 di Jean Sibelius affidato a Andrey Baranov. Il Concerto di Sibelius, scritto fra 1903 e 1905, e molto legato alla tradizione concertistica ottocentesca di Mendelssohn, Brahms, Cajkovskij, è tuttavia privo di formalismi classici, e si affida a un’inventiva melodica che lo ha reso popolarissimo fra i grandi violinisti del nostro tempo. È uno dei cavalli di battaglia di Baranov che è stato allievo di Pierre Amoyal, vincitore del Concorso Internazionale Regina Elisabetta di Bruxelles 2012, dei concorsi Benjamin Britten e Henri Marteau, membro fondatore del Quartetto David Oistrakh, primo violino dell'Orchestra MusicAeterna diretta da Teodor Currentzis. Completa il concerto milanese una nuova Expo Variation di Nicola Campogrande, questa volta dedicata al Brasile (commissione laVerdi, prima assoluta). All'Auditorium di Milano giovedì 17 settembre (ore 20.30) con repliche venerdì 18 (alle 20.00) e domenica 20 (alle 16.00).