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Le transizioni di Pajtim Statovci


Quest'anno il Premio Finlandia è andato a Pajtim Statovci per il suo terzo romanzo Bolla (Otava, 2019) che la giuria ha definito "scioccante e toccante, che incanta per il suo potere espressivo". Con i suoi 29 anni, Pajtim è il più giovane scrittore ad essersi aggiudicato il riconoscimento lettarario più prestigioso in Finlandia.

E' ora uscito in Italia, per la Sellerio editore e nella traduzione di Nicola Rainò, il suo secondo romanzo Le transizioni (titolo originale Tiranan sydän - Il cuore di Tirana).
Per questo lavoro, Pajtim ha già ottenuto recensioni entusiastiche, si è aggiudicato il Toisinkoinen Literature Prize (2016) e la recente nomination al National Book Award. Sulla scelta del titolo della traduzione inglese (The Crossing, preferenza condivisa anche dell'editore italiano) Pajtim Statovci, in un'intervista a The Guardian di qualche giorno fa, racconta che "quando il mio editore americano mi ha chiamato per dirmi che aveva in mente Crossing [come titolo di Tiranan sydän], ho immediatamente detto di sì: questa parola in tutti i suoi significati cattura davvero l'essenza di un libro sul cambiamento dei confini, delle identità fluide, sulla complessità del concetto di genere, di sessualità e di nazionalità, e sul diritto all'auto-definizione".

La Rondine.fi ha pubblicato una bellissima intervista di Nicola Raino a Pajtim Statovci: Scrittore tra Kosovo, Finlandia e Italia. Intervista su identità e nazionalismo

Di seguito la scheda del libro dal sito della Sellerio editore:

Le transizioni
Pajtim Statovci
Traduzione dal finlandese Nicola Rainò
Titolo originale: Tiranan sydän

Emozionante riflessione letteraria sull’identità condotta con una sensibilità innovativa e spiazzante, scritto con una lingua capace di comprimere in una sola frase la rabbia e il desiderio, la malinconia e il dettaglio più minuto, il romanzo segna il talento di un autore giovanissimo che racconta l’appartenenza e l’esclusione, l’amore e la crudeltà in un libro che come ha scritto The Guardian «sorge dalle ceneri del secolo precedente come una potente fenice».

Un ragazzo che sa diventare una donna: si chiama Bujar, e può essere una giovane di Sarajevo corteggiata da uomini di ogni età oppure un affascinante spagnolo che fa innamorare ragazze alle quali non riesce a concedersi. Bujar inventa continuamente se stesso e la propria storia, come un impostore che si appropria dei frammenti che carpisce agli altri, del passato delle persone che ha amato, dei loro nomi, perché può scegliere chi vuole essere, il paese da cui proviene, i dettagli della propria esistenza, semplicemente mentre si racconta a un amico o a una sconosciuta, nel resoconto di una vita trascorsa in viaggio e in fuga, dall’Albania all’America, passando per Roma, Madrid, Berlino, Helsinki. Perché, come dice lui stesso, «nessuno è tenuto a rimanere la persona che è nata, possiamo ricomporci come un nuovo puzzle».

A partire dall’adolescenza poverissima a Tirana, «la discarica d’Europa, il fanalino di coda dell’Europa, la prigione a cielo aperto più grande d’Europa», Bujar narra la sua storia in prima persona. I genitori, la sorella, l’amicizia con Agim, coetaneo e vicino di casa, rifiutato dalla famiglia per il suo orientamento sessuale. Entrambi fuori luogo in un paese devastato, sempre più dipendenti l’uno dall’altro, decidono di lanciarsi verso un futuro che gli appartenga. Vivono per le strade di Tirana, poi sulla costa, fino al viaggio da clandestini in Italia attraverso l’Adriatico. Dall’isolamento e l’umiliazione, dalla vergogna della solitudine, prende forma man mano un diverso Bujar, una creatura nuova che non ha più origine e nazionalità, e che è pronta a sfidare e ad abitare il mondo intero.

Emozionante riflessione letteraria sull’identità condotta con una sensibilità innovativa e spiazzante, scritto con una lingua capace di comprimere in una sola frase la rabbia e il desiderio, la malinconia e il dettaglio più minuto, il romanzo segna il talento di un autore giovanissimo che racconta l’appartenenza e l’esclusione, l’amore e la crudeltà in un libro che come ha scritto The Guardian «sorge dalle ceneri del secolo precedente come una potente fenice».

Editore: Sellerio Editore Palermo
Collana: Il contesto
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 20 febbraio 2020
Pagine: 272 p., Brossura

Immagine: la copertina italiana di Le transizioni - Patjm Statovci (Photo: Anna Kurki)