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Gli Alchimisti di Antti Tuuri
Il 15/09/2017
E' uscito in giugno per la casa editrice Vocifuoriscena il romanzo storico Gli alchimisti. Un amore terreno dello scrittore finlandese Antti Tuuri, prima parte di un dittico sulla vita di August Nordenskiöld. Alkemistit - Maallinen rakkaus, questo il titolo originale dell'opera, è stato pubblicato in Finlandia nel 2013 per l'editrice Otava. La traduzione italiana è di Marcello Ganassini.
Di seguito la scheda del libro e la nota biografica sull'autore e il traduttore dal sito di Vocifuoriscena.it:
Gli alchimisti. Un amore terreno
Nell’inverno del 1787 il nobile August Nordenskiöld, direttore del Dipartimento minerario finlandese e seguace di Emanuel Swedenborg, si accinge a un esperimento destinato a liberare il mondo dalla schiavitù del denaro: la fabbricazione dell’oro. Il laboratorio e il crogiolo sono pronti: manca solo il carbone, che dovrà tenere acceso il fuoco nella fornace per almeno dodici mesi. Come aiutante il “Capitano minerario” convoca il giovane Carl Fredrik Bergklint, figlio adottivo del fratello, laureato in topografia all’università di Turku.
La fede nell’opera alchemica come seme capace di genererà l’Uomo nuovo deve però fare i conti con le tempeste della vita e le vicende personali dei due alchimisti: Carl Fredrik si occupa con dedizione dei figli del suo mentore, trascurati dalla moglie Anna Charlotta, donna tanto ambiziosa quanto vacua il cui unico desiderio è tornare a vivere a Stoccolma. Inoltre, l’amore per la bella Katariina mette in crisi la sua fede nella ragione, assumendo via via i tratti di una prova iniziatica. La tenacia dei due protagonisti acquisterà, nel clima mutevole e contraddittorio dell’illuminismo scandinavo, i contorni di un’ispirazione mefistofelica.
L’impresa degli ultimi alchimisti d’Europa, in una terra di confine che ha barattato l’etica della tradizione con la pruderie e i feticci della civiltà mercantile, non è che un pallido simulacro della scienza sacra di caldei ed egizi. Eppure il suo messaggio, in un mondo alle soglie della modernità, pulsa ancora di un significato luminoso: attesa e contemplazione sono il combustibile che mantiene vivo il fuoco dell’amore e costituiscono forse il vero obiettivo dell’Opera alchemica.
Antti Tuuri (Kauhava 1944) è tra i più noti e apprezzati scrittori della sua generazione, autore di oltre trenta romanzi tradotti in venti lingue. La sua vasta produzione abbraccia anche sceneggiature e libretti d’opera, fino alla traduzione delle saghe islandesi. Nella narrativa ha affrontato la questione del rapporto tra storia e identità nazionale, concentrandosi particolarmente sul fenomeno dell’immigrazione finlandese negli Stati Uniti, tema trattato nei cicli Pohjanmaa (“Ostrobotnia”) e Äitini suku (“La schiatta di mia madre”). Molti suoi libri hanno ispirato film di successo: Pohjanmaa (“Ostrobotnia” 1988), Talvisota (“Guerra d’Inverno” 1989), Ameriikan raitti (“Arteria d’America”, 1990), Rukajärven tie (“La via di Rukajärvi”, 1999), Lakeuden kutsu (“Il richiamo della pianura”, 2000). Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali il premio “Finlandia” (1997), la croce dell’Ordine cavalleresco islandese del Falcone (1999) e il premio “Aleksis Kivi” (2009). Alchimisti. Un amore terreno (2013) è la prima parte di un dittico, che si conclude con Alchimisti, II. Le nozze celesti (2014).
Marcello Ganassini, ugrofinnista, ha tradotto numerosi autori finlandesi (Eino Leino, Arto Paasilinna, Matti Rönkä, Aki Kaurismäki, Pasi Ilmari Jääskeläinen) e l’edizione filologica del Kalevala di Elias Lönnrot (Mediterranee 2010). Per Vocifuoriscena ha tradotto i romanzi Panu (2014) e Juha (2015) di Juhani Aho, La vendetta di Juho Vesainen di Santeri Ivalo (2016), Hanna di Minna Canth (2017) e il saggio Splendore e scomparsa del regno di Biarmia di Martti Haavio (2015).
Antti Tuuri
GLI ALCHIMISTI. UN AMORE TERRENO
Traduzione: Marcello Ganassini
Collana: Lapis
Anno: 2017
Format: Romanzo
Genere: storico, esoterico, drammatico
Edizione: brossura
Pagine: 386
Prezzo: € 19,00
Prezzo Vocifuoriscena: € 16,15
Di seguito la scheda del libro e la nota biografica sull'autore e il traduttore dal sito di Vocifuoriscena.it:
Gli alchimisti. Un amore terreno
Nell’inverno del 1787 il nobile August Nordenskiöld, direttore del Dipartimento minerario finlandese e seguace di Emanuel Swedenborg, si accinge a un esperimento destinato a liberare il mondo dalla schiavitù del denaro: la fabbricazione dell’oro. Il laboratorio e il crogiolo sono pronti: manca solo il carbone, che dovrà tenere acceso il fuoco nella fornace per almeno dodici mesi. Come aiutante il “Capitano minerario” convoca il giovane Carl Fredrik Bergklint, figlio adottivo del fratello, laureato in topografia all’università di Turku.
La fede nell’opera alchemica come seme capace di genererà l’Uomo nuovo deve però fare i conti con le tempeste della vita e le vicende personali dei due alchimisti: Carl Fredrik si occupa con dedizione dei figli del suo mentore, trascurati dalla moglie Anna Charlotta, donna tanto ambiziosa quanto vacua il cui unico desiderio è tornare a vivere a Stoccolma. Inoltre, l’amore per la bella Katariina mette in crisi la sua fede nella ragione, assumendo via via i tratti di una prova iniziatica. La tenacia dei due protagonisti acquisterà, nel clima mutevole e contraddittorio dell’illuminismo scandinavo, i contorni di un’ispirazione mefistofelica.
L’impresa degli ultimi alchimisti d’Europa, in una terra di confine che ha barattato l’etica della tradizione con la pruderie e i feticci della civiltà mercantile, non è che un pallido simulacro della scienza sacra di caldei ed egizi. Eppure il suo messaggio, in un mondo alle soglie della modernità, pulsa ancora di un significato luminoso: attesa e contemplazione sono il combustibile che mantiene vivo il fuoco dell’amore e costituiscono forse il vero obiettivo dell’Opera alchemica.
Antti Tuuri (Kauhava 1944) è tra i più noti e apprezzati scrittori della sua generazione, autore di oltre trenta romanzi tradotti in venti lingue. La sua vasta produzione abbraccia anche sceneggiature e libretti d’opera, fino alla traduzione delle saghe islandesi. Nella narrativa ha affrontato la questione del rapporto tra storia e identità nazionale, concentrandosi particolarmente sul fenomeno dell’immigrazione finlandese negli Stati Uniti, tema trattato nei cicli Pohjanmaa (“Ostrobotnia”) e Äitini suku (“La schiatta di mia madre”). Molti suoi libri hanno ispirato film di successo: Pohjanmaa (“Ostrobotnia” 1988), Talvisota (“Guerra d’Inverno” 1989), Ameriikan raitti (“Arteria d’America”, 1990), Rukajärven tie (“La via di Rukajärvi”, 1999), Lakeuden kutsu (“Il richiamo della pianura”, 2000). Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali il premio “Finlandia” (1997), la croce dell’Ordine cavalleresco islandese del Falcone (1999) e il premio “Aleksis Kivi” (2009). Alchimisti. Un amore terreno (2013) è la prima parte di un dittico, che si conclude con Alchimisti, II. Le nozze celesti (2014).
Marcello Ganassini, ugrofinnista, ha tradotto numerosi autori finlandesi (Eino Leino, Arto Paasilinna, Matti Rönkä, Aki Kaurismäki, Pasi Ilmari Jääskeläinen) e l’edizione filologica del Kalevala di Elias Lönnrot (Mediterranee 2010). Per Vocifuoriscena ha tradotto i romanzi Panu (2014) e Juha (2015) di Juhani Aho, La vendetta di Juho Vesainen di Santeri Ivalo (2016), Hanna di Minna Canth (2017) e il saggio Splendore e scomparsa del regno di Biarmia di Martti Haavio (2015).
Antti Tuuri
GLI ALCHIMISTI. UN AMORE TERRENO
Traduzione: Marcello Ganassini
Collana: Lapis
Anno: 2017
Format: Romanzo
Genere: storico, esoterico, drammatico
Edizione: brossura
Pagine: 386
Prezzo: € 19,00
Prezzo Vocifuoriscena: € 16,15