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La beatitudine di Antti Auvinen



Il Teosto Prize è uno dei premi più prestigiosi nei paesi nordici. Quest'anno se lo è aggiudicato il compositore Antti Auvinen, con l'opera da camera Autuus (beatitudine). La giuria, presieduta dal ministro della cultura Sanni Grahn-Laasonen, e composta da Sami Tenkanen (direttore della radio di Nelonen Media) e Mikko Hassinen (il compositore che ha vinto il Teosto Prize l'anno scorso), ha scelto questo lavoro (insieme all'album Malarian Pelko del rapper Paperi T) tra cinque candidature, preselezionate.

Il premio (di 20.000 euro) è stato assegnato con questa motivazione: «È un lavoro che richiede estrema concentrazione allo spettatore, ma offre in cambio un effetto catartico. La maestria della composizione trova complemento in alcuni elementi del libretto, che fanno emergere colori e sfumature sotto la cupa superficie sonora».

Nato a Kuopio nel 1974, Antti Auvinen ha studiato all'Accademia Sibelius, all'Università di Amsterdam, all'Università di Jyväskylä, e ha frequentato delle masterclass di composizione con Magnus Lindberg e Jouni Kaipainen. Compositore prolifico, Antti Auvinen è sempre stato attratto dalle possibilità multimediali della musica. Ha collaborato con la coreografa spagnola Maria Campos Arroyan, con il sound-artist islandese Thorunn Björnsdóttir, con la fotografa Ulla Lindström, insieme alla quale ha realizzato un'istallazione dal titolo Stair's Scape (2002).

Auvinen ha scritto molta musica strumentale, per orchestra e per ensemble, caratterizzate da una profonda sensibilità timbrica, dall'uso di complesse strutture poliritmiche, dal frequente ricorso a strumenti inusuali. In molte sue composizioni usa ad esempio il flauto dolce, come in Nulla Salus (2002), per flauto dolce tenore e chitarra; nell'organico di Allusion Fragments (2002) è presente il kantele estone; in Palo Inferno (2010) il clarinetto-midi; in Campiogesang (2014) il flauto basso; in Orior (2012), pezzo scritto per l'Atlas Ensemble, strumenti provenienti da ogni parte del mondo (Shakuhachi, Sho, Sheng, Duduk, Setars, Tar, Pipa, Qanum, Santur, Zheng, Erhu, Kamancha, Kemence).

Commissionata dal Defunensemble e dall'Helsinki Chamber Choir, l'opera Autuus è stata messa in scena nell'agosto de 2015 al Musiikkitalo, con la regia di Teemu Mäki, nell'ambito dell'Helsinki Festival. Scritta su libretto di Harry Salmenniemi, essa riflette su temi drammatici e attualissimi, la violenza, l'intolleranza religiosa, il rapporto tra individuo e società, sullo sfondo di una vicenda realmente accaduta a Kangaslampi, nella Finlandia orientale: un efferato omicidio, compiuto nella primavera del 1881, da Chaplain Woldemar Hofström che uccise suo fratello a martellate. Nell'opera gli eventi si sviluppano su piani paralleli, sia musicalmente che visivamente, in uno spettacolo che integra, in maniera molto originale, voci, strumenti, video e elettronica.