« Indietro
Pikkujoulu col tema “Rome Has Got Talent!”
Il 19/12/2013
Il bel pikkujoulu di domenica scorsa al Circolo scandinavo è stato replicato da un invito molto affascinante, presso l'Ambasciata di Finlandia in Via Carissimi. L'ambasciatore Petri Tuomi-Nikula e la moglie Merja ci hanno aperto le porte ad un luogo, per noi studenti della lingua finlandese, che appariva come una vera e propria terra promessa: tutti abbiamo fatto il possibile per essere presenti, visto che si trattava di una di quelle occasioni davvero uniche. A costo di prendermi un giorno di permesso a lavoro e di rispolverare la cosa più vagamente elegante che possiedo (un montgomery che mi fa sembrare un burocrate sovietico in pensione...), venti minuti prima dell'appuntamento ero già davanti al cancello dell'edificio.
Nell'invito era scritto che il tema della serata sarebbe stato Rome has got talent!, e nel discorso iniziale l'ambasciatore ci ha spiegato che si sarebbe svolto un vero e proprio talent show - con tanto di giuria - tra i rappresentanti dei vari gruppi invitati, tutti connessi al mondo finlandese. In attesa di vedere cosa sarebbe partorito dalle menti dei concorrenti, ci siamo goduti il consueto giro di vino caldo ed un buffet tutto made in Suomi, tra salmone, patate calde ed altre prelibatezze che abbiamo ''spizzicato'' con gusto. L'atmosfera era piuttosto informale, con lo stesso ambasciatore che scherzava e scambiava volentieri due parole con tutti, ed era molto curioso di conoscere noi studenti italiani. Io ne ho approfittato anche per curiosare in giro e vedere come gli interni dell'ambasciata erano davvero belli, unendo gli elementi dell'arredamento tipici italiani alla sana praticità scandinava.
Dopo un po' siamo stati chiamati nella sala più grande per dare inizio alla competizione. Noi studenti del corso avevamo deciso di riproporre quello che ormai si può definire il nostro, ehm, cavallo di battaglia: Olen Suomalainen di Kari Tapio. Non so dove finiscano le anime passate a miglior vita, ma da lì il buon Kari in questi giorni avrà sorriso sconsolato guardando i nostri coraggiosi remake. Prima di andare in scena ci siamo resi conto che il livello era piuttosto alto: in apertura, i rappresentanti dell'Institutum Romanun Finlandiae di Villa Lante hanno messo in piedi uno spettacolo musicale e teatrale, poi si sono susseguiti poeti e pianisti. La nostra tattica era di puntare sull'effetto cabaret, per questo quando è toccato a noi ci siamo presentati solo io e la nostra professoressa Elina al piano; dopo aver intonato l'attacco della versone italiana della nostra canzone, sono stato subito scherzosamente interrotto dai miei colleghi che hanno preteso di cantare tutti insieme la versione suomeksi. Dopo aver cantato pure Joulupukki, joulupukki, quasi improvvisando, ci siamo presi gli applausi e siamo tornati ai nostri posti per assistere alle altre esibizioni. Tra le più interessanti ricordo quella di Petri Burtsov, simpatico giornalista di Yle che ha recitato il jouluevankeliumi (il Vangelo di Natale, tratto dal Vangelo di Luca) nel dialetto di Turku; non ho potuto fare a meno di fargli notare come la cadenza mi ricordasse il dialetto veneto! In seguito ci hanno fatto emozionare i brani suonati al pianoforte da Antonio Flinta (di Cultfinlandia.it) e Pekka Hirvonen (Primo Segretario dell'Ambasciata finlandese), che risulteranno meritatamente i vincitori della competizione. Molto bella anche la partecipazione di Petri Kaivanto, eclettico artista che ha proposto una sorprendente versione finlandese de La cura di Franco Battiato. A noi è toccato il premio di consolazione: cioccolatini finlandesi a volontà.
Finito lo spettacolo ci siamo rapidamente avventati sui dolci presenti nel buffet, tra cui spiccavano dei biscotti forgiati nella forma della Finlandia. Mi sono dimenticato di portarne a casa uno, ahimé. Per concludere la serata ci siamo ritrovati a chiacchierare tutti insieme, italiani e finlandesi, ed a farci gli auguri di Natale suggellando quella che per noi è stata una piacevolissima esperienza che speriamo di ripetere in futuro, per sentirci ancora più vicini all'universo finlandese ed alla... Suomi-seura!
Hauskaa joulua!
Gabriele Ludovici
Nell'invito era scritto che il tema della serata sarebbe stato Rome has got talent!, e nel discorso iniziale l'ambasciatore ci ha spiegato che si sarebbe svolto un vero e proprio talent show - con tanto di giuria - tra i rappresentanti dei vari gruppi invitati, tutti connessi al mondo finlandese. In attesa di vedere cosa sarebbe partorito dalle menti dei concorrenti, ci siamo goduti il consueto giro di vino caldo ed un buffet tutto made in Suomi, tra salmone, patate calde ed altre prelibatezze che abbiamo ''spizzicato'' con gusto. L'atmosfera era piuttosto informale, con lo stesso ambasciatore che scherzava e scambiava volentieri due parole con tutti, ed era molto curioso di conoscere noi studenti italiani. Io ne ho approfittato anche per curiosare in giro e vedere come gli interni dell'ambasciata erano davvero belli, unendo gli elementi dell'arredamento tipici italiani alla sana praticità scandinava.
Dopo un po' siamo stati chiamati nella sala più grande per dare inizio alla competizione. Noi studenti del corso avevamo deciso di riproporre quello che ormai si può definire il nostro, ehm, cavallo di battaglia: Olen Suomalainen di Kari Tapio. Non so dove finiscano le anime passate a miglior vita, ma da lì il buon Kari in questi giorni avrà sorriso sconsolato guardando i nostri coraggiosi remake. Prima di andare in scena ci siamo resi conto che il livello era piuttosto alto: in apertura, i rappresentanti dell'Institutum Romanun Finlandiae di Villa Lante hanno messo in piedi uno spettacolo musicale e teatrale, poi si sono susseguiti poeti e pianisti. La nostra tattica era di puntare sull'effetto cabaret, per questo quando è toccato a noi ci siamo presentati solo io e la nostra professoressa Elina al piano; dopo aver intonato l'attacco della versone italiana della nostra canzone, sono stato subito scherzosamente interrotto dai miei colleghi che hanno preteso di cantare tutti insieme la versione suomeksi. Dopo aver cantato pure Joulupukki, joulupukki, quasi improvvisando, ci siamo presi gli applausi e siamo tornati ai nostri posti per assistere alle altre esibizioni. Tra le più interessanti ricordo quella di Petri Burtsov, simpatico giornalista di Yle che ha recitato il jouluevankeliumi (il Vangelo di Natale, tratto dal Vangelo di Luca) nel dialetto di Turku; non ho potuto fare a meno di fargli notare come la cadenza mi ricordasse il dialetto veneto! In seguito ci hanno fatto emozionare i brani suonati al pianoforte da Antonio Flinta (di Cultfinlandia.it) e Pekka Hirvonen (Primo Segretario dell'Ambasciata finlandese), che risulteranno meritatamente i vincitori della competizione. Molto bella anche la partecipazione di Petri Kaivanto, eclettico artista che ha proposto una sorprendente versione finlandese de La cura di Franco Battiato. A noi è toccato il premio di consolazione: cioccolatini finlandesi a volontà.
Finito lo spettacolo ci siamo rapidamente avventati sui dolci presenti nel buffet, tra cui spiccavano dei biscotti forgiati nella forma della Finlandia. Mi sono dimenticato di portarne a casa uno, ahimé. Per concludere la serata ci siamo ritrovati a chiacchierare tutti insieme, italiani e finlandesi, ed a farci gli auguri di Natale suggellando quella che per noi è stata una piacevolissima esperienza che speriamo di ripetere in futuro, per sentirci ancora più vicini all'universo finlandese ed alla... Suomi-seura!
Hauskaa joulua!
Gabriele Ludovici